Consiglio comunale a telecamere spente 

Grigno, ancora bocciata la richiesta di trasmettere le sedute in streaming. Prosegue l’iter per la centralina sul Brenta


di Marika Caumo ; w


GRIGNO. Centralina, rifiuti, registrazioni audiovisive. Un consiglio comunale all'insegna delle interrogazioni e mozioni del gruppo di minoranza, quello di giovedì sera. La lista Civicamente- L'ora del cambiamento infatti ha presentato alcuni dispositivi che hanno occupato gran parte della seduta.

Partiamo con la centralina sul fiume Brenta, su cui da alcuni anni il Comune sta lavorando: il progetto in mano al sindaco Leopoldo Fogarotto prevede di realizzarla in località Maso Tollo, sfruttando il salto all'altezza della briglia già esistente.

«E' prevista un'opera completamente interrata, abbiamo anche il parere di un idrobiologo che ne attesta la compatibilità ambientale», spiega. In funzione la centralina produrrebbe circa 500mila kw/h, per un costo complessivo di 2.776.066 euro.

«Abbiamo avuto un incontro con l'Ufficio Via e con l'assessore Tonina. Entro una settimana incontreremo la giunta provinciale», ha spiegato il sindaco, ricordando che poi si dovrà rimanere in attesa dell'uscita dei bandi Gse per poter andare avanti.

Più accesa la discussione sulle registrazioni audiovisive, a cui da il via la lunghissima mozione letta da Loris Licciardiello dove si chiede di rivedere il regolamento comunale prevedendo la registrazione audio-video delle sedute pubbliche consiliari.

«E' una mancanza di democrazia e trasparenza, in molti Comuni si fanno le dirette streaming dei consigli, persino dell'apertura delle buste di gara. Io continuerò a registrare», ha tuonato Licciardiello, puntando il dito contro il sindaco. Una questione dibattuta più volte negli ultimi anni, un muro contro muro confermato dalla votazione di giovedì, con la mozione bocciata dal gruppo di maggioranza.

Infine, la situazione di degrado in cui versano le isole ecologiche. Per i consiglieri Rossano Stefani e Sergio Gasperini l'introduzione della raccolta degli imballaggi leggeri ha portato ad una «situazione indecente», con i rifiuti che vengono esposti fuori dagli orari e dalle giornate di raccolta e la sporcizia attorno alle campane dell'umido che attira topi ed altri animali.

«Io non vedo tutto questo degrado. Mi sono informato e ne ufficio tecnico, ne vigili ne la Comunità hanno avuto segnalazioni in tal senso», ha spiegato il sindaco, invitando cittadini e consiglieri ad inviare foto e segnalazioni al Comune o in Comunità. Quest'ultima si è dotata di alcune fototrappole. «E' stato verificato che funzionano. Ora va cambiato il regolamento per la videosorveglianza e poi si potranno mettere in prossimità delle isole ecologiche», ha continuato Fogarotto.

A fronte della richiesta delle minoranze di mascherare le isole ecologiche per dare più decoro a queste aree, il Comune ha deciso di sperimentare ciò in quattro punti: a Martincelli, Palù e al cimitero. «In base ai risultati decideremo se proseguire o meno. In alcune zone, vedi Borgo, il mascheramento produce l'effetto contrario alla funzione estetica, con gente che vi butta di tutto», ha precisato. Sottolineato anche il problema della zona industriale: l'area parcheggio dove sostano gli autotrasportatori non dispone di cassonetto e nemmeno di bagni e docce, con evidenti conseguenze. Infine, a fronte della richiesta di aumentare la raccolta, passando da quindicinale a settimanale, «significa raddoppiare i costi, e quando tocchi sul portafoglio poi non va bene a nessuno», ha chiosato il primo cittadino.













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