Cmf Lagorai, quasi 5 milioni per il nuovo sistema idrico 

Il progetto. Presentato ai 5 consorzi soci l’intervento che rende più sicuri gli approvvigionamenti per la rete che porta acqua a 6.347.325 mq di campi partendo dalla presa a Costi di Torcegno 


Marika Caumo


Telve. Un nuovo sistema idrico per il Consorzio di miglioramento fondiario Lagorai. L’ipotesi è stata presentata nei giorni scorsi dal presidente Mauro Capra e dal consiglio all’assessore provinciale Giulia Zanotelli e al presidente del consiglio regionale Roberto Paccher. Un acquedotto che prevede un costo tra i 4,5 ed i 5 milioni di euro.

Cinque Cmf consorziati

Partiamo con il ricordare che il Lagorai, consorzio di 2° grado costituito nel 2017, è formato da cinque consorzi di miglioramento fondiario: Castelnuovo, del Ceggio, Telve e Carzano, Telve di Sopra, Torcegno. La superficie complessiva è di 970 ettari. Alla base della costituzione, la volontà di riorganizzare e razionalizzare la risorsa idrica per l’agricoltura, rispondere ai problemi di ogni territorio, lavorare insieme riducendo il bisogno finanziario ed aumentando la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici.

Razionalizzare i prelievi

Lo scopo dell’iniziativa presentata all’assessorato è di gestire in maniera unificata e razionale il prelievo idrico al servizio delle campagne, per una superficie irrigata complessiva di 6.347.325 mq. Sono, infatti, presenti alcune problematiche che riguardano tutti i soggetti coinvolti ed altre specifiche che interessano solo alcuni: il progetto proposto vuole mettere in sicurezza le opere e garantire l’approvvigionamento nei periodi di magra, riunendo le concessioni attuali dal Ceggio con un ulteriore concessione di soccorso dal Maso.

Il fabbisogno idrico dell’intero Consorzio è stimato in 287 l/s e si prevede la costruzione di una dorsale di adduzione, che intercetta in quota due punti del sistema di captazione dell’impianto idroelettrico di Carzano dai bacini dei torrenti Ceggio e Maso: uno sul Ceggio, a monte dei manufatti dell’attuale sistema di presa della centrale ed uno alla vasca di carico della condotta forzata. La nuova derivazione sarà effettuata interamente dal torrente Ceggio mentre la derivazione dal secondo punto è prevista soltanto in condizioni di insufficiente disponibilità dalle altre fonti. In casi di eccezionale scarsità d’acqua e di fuori servizio della centrale di Carzano verrà attivato, mediante sollevamento, un soccorso di secondo livello dal Maso.

Una sola presa

In sostanza sarà realizzata una presa unica per tutti i cinque consorzi sul Ceggio, con una seconda di soccorso sul Maso. I lavori prevedono la nuova presa che sarà realizzata presso la vasca di Hidro Dolomiti Energia a 887 metri (località Costi di Torcegno), la condotta principale verso Torcegno, verso la frazione Campestrini (innesto di Telve di sopra), località Pagnocca (603 m) e innesto Telve e Carzano mentre per il collegamento dei Consorzi del Ceggio e Castelnuovo ci sono due alternative: verso il cimitero di Telve (con chiusura dell’anello e prosecuzione fino all’adduttrice da Monte Giglio) o lungo la sponda sinistra del Ceggio (e prosecuzione fino alle zone in espansione di Castelnuovo). Prevista inoltre la vasca di sedimentazione, nuovi filtraggi nelle due direzioni di flusso ed alcuni collegamenti.

Acqua senza sorprese

«I vantaggi riguardano la sicurezza nell’approvvigionamento d’acqua, la durata delle concessioni, con l’anticipo e posticipo della data d’attivazione, il soccorso reciproco in momenti di crisi e l’impegno della Provincia nel dare priorità ai fini irrigui rispetto a quelli idroelettrici», spiegano dal Consorzio. In tal senso è stato siglato un protocollo d’Intesa con Provincia e Hidro Dolomiti Energia, società che gestisce l’impianto di Carzano e preleva l’acqua dal Ceggio. Nel frattempo il Consorzio Lagorai sta affidando gli incarichi di progettazione esecutiva dell’opera e di monitoraggio del Ceggio per la redazione della perizia microbiologica, oltre alla perizia geologica dell’opera. Presentazione della domanda di screening necessaria ai fini della successiva concessione. In attesa di presentare la domanda di finanziamento non appena sarà aperto il bando.













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