telve - gilmozzi risponde all’interrogazione di cia 

«Ceggio in secca, poche soluzioni» 

La derivazione idroelettrica rimarrà invariata fino alla fine del 2022



TELVE. Ceggio prosciugato per l'alimentazione della centrale elettrica di Carzano, l'assessore Gilmozzi risponde a Claudio Cia, confermandone le perplessità. Il consigliere di "Agire per il Trentino" aveva presentato un'interrogazione in cui sottolineava come tutta l’acqua del torrente Ceggio viene utilizzata da anni nell’alimentazione della centrale idroelettrica di Carzano.

«Da località Berti, frazione Campestrini nel Comune di Torcegno, l’acqua viene deviata nel bacino ex Enel di Pontarso, comune di Telve, e da qui convogliata per alimentare la centrale idroelettrica - spiega Cia -.Balza all’occhio però, a prescindere totalmente dall’annata siccitosa, che in prossimità del parco giochi di Telve e in tutto il comune attraversato, il letto del torrente sia sempre asciutto, salvo nei periodi di eccesso idrico dovuto alle precipitazioni atmosferiche». Il consigliere continua: «Invece di essere restituita allo stesso torrente, l’acqua viene immessa poi nel torrente Maso che, passando tra i Comuni di Carzano e Scurelle, si immette nel fiume Brenta lasciando così a secco il tratto del Ceggio sottostante il punto di prelievo. Norme e buon senso stabiliscono che nessun torrente possa essere lasciato a secco per motivi inerenti lo sfruttamento idroelettrico». In merito alla questione, l'assessore Gilmozzi spiega che, per quanto la derivazione idroelettrica di Carzano (concessionario è HDE srl) il deflusso minimo vitale da rilasciare in corrispondenza dell'opera di presa sul Ceggio è stabilito dal Pguap con valori compresi tra i 96 ed i 135 l/s nell'arco dell'anno. «A causa della permeabilità dei substrati dell'alveo, in alcuni tratti posti in prossimità di Torcegno e vicino all'abitato di Telve, nei periodi di secca risulta asciutto, ma non è possibile valutare eventuali danni ambientali arrecati ne imputarli a chi utilizza l'acqua nel rispetto delle prescrizioni impartite, tra cui anche l'obbligo del rilascio del deflusso minimo vitale», prosegue Gilmozzi. Che, rispondendo a Cia sulla decisione di non reimmettere l'acqua del Ceggio nel suo alveo, spiega che «l'acqua sottratta dal torrente Ceggio viene addotta alla centrale di Carzano e quindi restituita nel torrente Maso. Tale concessione è stata rilasciata dallo Stato (R.D. 8/8/1940, n. 4408) e scade il 31 dicembre 2020, o comunque fino all'espletamento delle gare per la riassegnazione della concessione, da completare entro il 31 dicembre 2022».

Al fine di ripristinare un deflusso continuo nel Ceggio, l'assessore informa che si possono assumere provvedimenti di varia natura, sia di natura temporanea, quale l'incremento dei valori di “dmv”, sia definitiva, diminuendo i quantitativi oggetto di concessione al momento della riassegnazione della grande concessione idroelettrica e/o del rinnovo delle altre concessioni che prelevano acqua dal torrente stesso. (m.c.)













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