Castello tesino. A dodici mesi di distanza da quel terribile 12 giungo di un anno fa in cui Marina Busarello, 70 anni, perdeva tragicamente la vita scivolando inavvertitamente in un dirupo nei pressi del torrente Grigno, il ricordo dell’affezionato marito Tranquillo Moranduzzo e dei tanti amici che della donna avevano imparato ad apprezzarne l’innata dolcezza e sconfinata generosità. «Niente è più lo stesso senza Marina, – racconta l’uomo – è già passato un anno dall’incidente, ma il mio pensiero è costantemente rivolto a lei, compagna insostituibile che rimarrà per sempre nel mio cuore come la gioia più grande della mia vita». Un sentimento davvero profondo quello che legava i due, ma soprattutto un amore vero e sincero che li completava e li rendeva felici, tant’è che in paese c’è chi giura di non avere mai visto l’uno senza l’altra. «Sempre assieme, sempre uniti, – racconta chi li conosceva bene – una coppia meravigliosa che noi tutti ammiravamo per il tenero amore che traspariva da ogni loro gesto, anche il più piccolo e all’apparenza insignificante».

A rendere ancor più amaro il ricordo di quel terribile pomeriggio il crudele pensiero di una tragica fatalità lungo sentieri che la donna conosceva meglio di chiunque altro. «Tutti i giorni andava a passeggiare tra il verde dei boschi di località Tarase in compagnia dei suoi inseparabili animali – ricordano con gli occhi colmi di lacrime i coscritti della classe del ‘47 – il cane Turco, una carpetta ed una pecorella. È davvero triste dover pensare che proprio lì, lungo quei sentieri, Marina sia dovuta andare incontro al suo tragico destino». Uno scivolone inaspettato di circa una ventina di metri e poi il salto nel vuoto da un dirupo a strapiombo sul torrente Grigno. FA.F.