Cassa Rurale Dolomiti l’utile vola a 8,5 milioni 

Credito cooperativo. L’assemblea “virtuale” prevede l’elezione del nuovo cda e la cancellazione di ogni riferimento a Primiero, Belluno e Fassa, i territori che hanno vita alla nuova “superbanca”



Primiero. La pandemia Covid-19 ci ha messo lo zampino e quindi l’assemblea generale della Casa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno, convocata per il 25 giugno prossimo, per il famoso divieto di assembramento, si svolgerà con il sistema del “Rappresentante designato” e cioè la nomina di un notaio – in questo caso Alessandro Franco di Vigo di Fassa – al quale i soci conferiscono l’incarico di partecipare ed esprimere il loro voto su tutti i punti dell’ordine del giorno.

I dati di bilancio

E in effetti è un’assemblea importante poiché si dovranno eleggere i componenti del consiglio di amministrazione. Questa novità, oltre che inviata a tutti i soci con la convocazione dell’assemblea e le schede per votare, è stata illustra in una conferenza stampa a Moena dove, naturalmente è stato fatto il punto dopo la fusione avvenuta nel dicembre 2017. Questi i dati salienti: ultimi bilanci chiusi con utili sempre in crescita, utile netto 2019 di 8.560.711 di euro quasi doppio rispetto al 2018, masse amministrate che ammontano a 985,4 milioni, patrimonio netto di 71.518.317 di euro, 2,6 milioni di euro in tre anni devoluti a sostegno delle comunità sotto forma di contributi e sponsorizzazioni, aumento di soci che hanno superato le 32.000 unità. Altra novità interessante, il cambio di denominazione in quanto si chiamerà “Cassa Rurale Dolomiti” senza alcun riferimento ai territori (Fassa, Primiero e Belluno).

Il nuovo consiglio

«Una sorta di Banca unica rappresentativa di un intero territorio – ci ha detto il primierotto Maurizio Bonelli, vice presidente della Cassa – che in questi tre anni ha lavorato in completa intesa e condivisione delle scelte, portando a risultati anche al di là delle aspettative del piano industriale programmato. C’è da specificare che con il prossimo consiglio di amministrazione si passerà da 12 componenti a nove; verranno eletti in base a parametri che danno rilevanza alle “masse intermediate” (raccolta, impieghi, depositi), oltre che al numero dei soci residenti nelle circoscrizioni territoriali; il che permetterà una presenza garantita al Primiero e Vanoi di due consiglieri».

C’è da dire che nell’attuale consiglio di amministrazione i consiglieri di Primiero erano 4 di cui due con incarichi importanti e cioè Maurizio Bonelli vice presidente, Graziano Molon con delega per le attività di controllo e verifica; poi c’erano Annamaria Orsingher e Stefano Boninsegna. Per il prossimo consiglio di amministrazione a candidarsi saranno ancora Bonelli, Molon, Orsingher con l’aggiunta di Nicola Svaizer. Ad ogni socio di Primiero sono stati inviate la delega per il “Rappresentante designato”, la scheda di votazione dei vari punti dell’ordine del giorno, le schede per votare i due rappresentanti nel consiglio di amministrazione (si possono esprimere solo due preferenze), i rappresentanti nel consiglio sindacale e nel consiglio dei probiviri. Il tutto, insieme ad un documento di identità firmato, deve essere messo entro lunedì 22 giugno nelle urne che si trovano nelle filiali della Cassa Rurale in orario di ufficio; i voti espressi restano segreti, poiché le urne verranno aperte dal solo notaio che poi conteggerà i voti senza rendere noti i nominativi risultanti dai documenti di identità.

Solidarietà

«Posso dire che con Graziano Molon abbiamo lavorato in perfetta sintonia – ha aggiunto Maurizio Bonelli – promuovendo in accordo con il consiglio, interventi relativi al bilancio sociale a favore della nostra comunità, che ammontano a 150.000 euro di contributi e sponsorizzazioni, compresi per l’emergenza Covid-19, 20.000 euro a favore dell’Ospedale di Feltre, 6.000 euro per macchinari per la sanificazione delle ambulanze del Distretto sanitario di Primiero, 13.000 euro alla Rsa Casa di Riposo del Vanoi colpita in modo particolare, mentre 6.000 ero sono andati alla Rsa casa di riposo San Giuseppe. Un lavoro il nostro nella prospettiva di affrontare un futuro di solidità e stabilità della nostra valle». R.B.













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