“Carne da miniera”, storia dimenticata
Castello tesino. Si è tenuta nel gremitissimo auditorium di Palazzo Gallo, la presentazione del libro di Walter Basso “Carne da miniera”. Un volume che a settant’anni dalla firma del famoso...
Castello tesino. Si è tenuta nel gremitissimo auditorium di Palazzo Gallo, la presentazione del libro di Walter Basso “Carne da miniera”. Un volume che a settant’anni dalla firma del famoso “Protocollo italo-belga”, ribattezzato poi “braccia in cambio di carbone”, ripercorre la serie interminabile di vittime italiane in innumerevoli incidenti in miniera nel periodo storico che va dal ’46 al ’73.
«Un’indagine davvero complicata che mi ha tenuto impegnato per quattro anni – racconta l’autore – condotta spulciando, giorno per giorno, i quotidiani dell’epoca alla ricerca di articoli che parlassero dei morti italiani». Un lavoro certosino cui Walter Basso è stato costretto a causa dell’impossibilità di reperire, sia in Italia sia all’estero, l’elenco ufficiale delle vittime. «Un vero è proprio elenco non esiste – spiega Basso – perciò mi sono messo d’impegno e con molta pazienza sono riuscito a recuperare oltre 550 nominativi di morti italiani con dati anagrafici, località, causa e data di morte. Il mio obiettivo, quello di riscattare la memoria di questi martiri di tutta Italia. Oltre 925 grandi uomini che hanno abbandonato il loro paese natio con la speranza di una vita migliore, salvo poi trovare la morte nelle profondità delle miniere del Belgio. Se a ciò aggiungiamo gli oltre 20.000 caduti italiani per silicosi risulta piuttosto facile comprendere il dramma di quegli anni».
«Una serata coinvolgente e tratti toccante – prosegue la presidente del Centro Tesino di Cultura Graziella Menato – che ci ricorda non solo quanto i nostri paesani abbiano dato e sofferto, ma che riporta alla memoria qualcosa che purtroppo si sta lentamente perdendo nel tempo. Un grazie sincero va quindi a Walter Basso per la passione che ha messo nel suo libro e per l’impegno profuso nel ricordarci quanto sia importante guardare al passato per cercare di realizzare un futuro che sia migliore». FA.F.