Turismo

Cambio casa per Pinè e Cembra: passano con l’Apt Trento-Bondone

Cambio casa per Pinè e Cembra: passano con l’Apt Trento-Bondone



TRENTOBaselga di Piné, Bedollo, Fornace e Albiano cambiano casa per quanto riguarda la promozione delle proprie sorti turistiche.

I consigli comunali hanno deliberato il passaggio all’Apt Trento-Bondone e la Giunta provinciale si appresta a modificare con propria delibera il regolamento che definisce gli ambiti territoriali delle aziende turistiche.

L’ha spiegato durante la seconda Commissione legislativa l’assessore Roberto Failoni, ottenendo poi parere positivo all’unanimità da parte dell’organismo presieduto da Luca Guglielmi. Il titolare del turismo nell'esecutivo provinciale ha parlato di operazione “condivisibile” e dell’entusiasmo da parte del capoluogo di accogliere anche questo versante cembrano e pinetano.

“Non imponiamo nulla a nessuno - ha detto Failoni - ma è nel dettato della legge 8/2020 la possibilità per i territori di scegliere liberamente dove accasarsi. La stessa riforma ha peraltro posto le basi per una efficace collaborazione fra Apt diverse per obiettivi comuni. Trento città, sul fronte turistico, sta procedendo come una tartaruga, ha diverse potenzialità ancora inespresse. L’ingresso di Pinè e Cembra è un’opportunità, come per la valle dei Laghi è stata l’unione con l’Alto Garda”.

Lucia Maestri (trentina) ha dichiarato che la città di Trento vuole essere un forte hub di rete territoriale, pur senza pensare di fagocitare la periferia. La scelta di Piné e Cembra va dunque nella giusta direzione di un'alleanza fra città e valli. Ben vengano in linea generale gli accorpamenti su aree più vaste, perché i brand troppo piccoli non vengono riconosciuti dal pubblico.

Opposto il convincimento di Pietro De Godenz (fiemmese), che ha argomentato come nella prospettiva delle Olimpiadi invernali 2026 sarebbe stato positivo tenere assieme i territori dove si svolgeranno le gare. Giusto comunque che si possa fare libere scelte, maturate con gli operatori divisi quasi a metà.

Non resta che attendere le sorti della valle di Non, cui sono stati dati due anni di proroga per decidere se aggregarsi alla val di Sole. Gianluca Cavada (fiemmese) ha condiviso che si poteva ben mantenere la sinergia fra Piné e Fiemme, lavorando a una destagionalizzazione del prodotto turistico. 

Lo spostamento di territori fra Apt comporta anche il cambio di denominazione delle aziende turistiche coinvolte. Avremo ora l'Apt Val di Fiemme e Val di Cembra (sparisce il riferimento all'Altopiano di Piné) e l’Apt Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné. 













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