il caso

Bombole, batterie e fusti di olio depositati vicino ai binari in Valsugana: denunciato il venditore di ferro

Gli vengono contestati la gestione e il deposito di rifiuti non autorizzati (foto carabinieri)



BORGO. La scorsa settimana i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo Valsugana hanno denunciato, in bassa Valsugana una persona per aver messo in opera, in maniera continuata, un'attività di gestione e deposito di rifiuti non autorizzati.

I fatti - si legge in una nota dell'Arma - risalgono al 9 marzo durante gli accertamenti su un fondo limitrofo, appartenente ad altra proprietà. I Carabinieri hanno notato un deposito di rifiuti pericolosi quali batterie d'auto, bombole di gas esauste adagiate sul terreno e numerosi fusti di olio, nonché un grosso quantitativo di materiale ferroso accatastato sul terreno, in prossimità dei binari del treno.

Ai Carabinieri di Borgo, non è rimasto che documentare il tutto ed accertare successivamente, l'identità del responsabile, risultato poi essere un uomo che svolgeva da sempre attività di vendita di materiale ferroso. Dopo aver informato l'autorità giudiziaria, i carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo - successivamente convalidato dal Gip di Trento - del terreno di circa 400 metri quadri e alla messa in sicurezza dell'area.

Il Comune ha inoltre predisposto un'ordinanza di ripristino immediato dei luoghi. Il codice ambientale prevede in questi casi una pena edittale dell'arresto da sei mesi a due anni di reclusione ed un'ammenda fino a 26.000 euro.













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