Bancarotta, obbligo di dimora per due imprenditori
Nei guai due imprenditori valsuganotti. Il buco è da 100 mila euro e avrebbero usato i soldi della società per lavorare in nero
TRENTO. Obbligo di dimora nel Comune nel quale abitano (per entrambi è Telve) e divieto di esercitare qualsiasi attività d’impresa. Queste le misure cautelari decise dal giudice a carico di due imprenditori valsuganotti, Giuseppe Ignarro e Nicola Vesco, di 43 e 29 anni accusati dalla procura di Trento di bancarotta fraudolenta legata al fallimento della loro società, la Valsugana ponteggi srl, che, agli investigatori risulta gestita dal primo mentre il secondo sarebbe formalmente l’amministratore.
Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Trento.
In particolare i due avrebbero sottratto all’impresa fallita, denaro e beni per circa 100 mila euro. Lo avrebbero fatto attraverso finte cessioni e noleggi a terzi delle attrezzature della società e tramite prelievi ingiustificati dai conti aziendali.
Inoltre avrebbero acquistato, sempre con il denaro della fallita, un furgone che sarebbe stato quindi usato dai due per fare dei lavori - sempre nel loro settore - che sarebbero stati eseguiti in nero.
Secondo il quadro accusatorio che è stato ricostruito in questi mesi d’indagine, i due avrebbero inoltre impiegato i beni e le attrezzature della società, nascondendoli al curatore fallimentare, per continuare a lavorare sotto lo schermo di altre società da loro costituite.