Avis, 376 soci nel 2019 non hanno donato il sangue 

Bassa Valsugana e Tesino. Drastica crescita lo scorso anno dei “non attivi”: 162 hanno smesso per motivi sanitari, ma ben 214 senza un motivo. Tomio: «Dobbiamo capire le cause» 


Marika Caumo


Borgo. Assemblea Avis Bassa Valsugana e Tesino nei giorni scorsi al palazzetto dello sport, alla presenza del presidente Daniele Tomio, del sindaco di Borgo Enrico Galvan, dell’assessore Stefania Segnana e dei delegati avisini. Un incontro che, come ricordato dal presidente, avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ma è slittato a causa dell’evoluzione della pandemia. Mascherine e distanziamento, anche per la premiazione dei soci, hanno caratterizzato un’assemblea anomala, dove sono stati portati i dati relativi al 2019. Nessun accenno, infatti, all’anno in corso. «Di solito queste relazioni assembleari si dividono in due parti, la prima si riferisce al consuntivo dell’anno precedente e la seconda riguarda l’attività prevista per l’anno seguente. Ma siamo ad agosto e, con la situazione sanitaria incerta, mi limiterò solo alla prima parte», ha precisato Tomio.

Per quanto riguarda il bilancio, cresce da alcuni anni il numero dei donatori: dai 1.585 del 2013 c’è stato un aumento costante fino ai 1.718 del 2015, quindi un calo che aveva portato, a fine 2017, a scendere sotto la quota dei 1.700, per poi riprendere nel 2018 ed aumentare ancora lo scorso anno. A fine 2019, infatti, i donatori erano 1.765 (+ 40 rispetto all’anno precedente), di cui 21 collaboratori. Andando nel dettaglio, a fronte di 74 nuovi ingressi ci sono state 35 persone cancellate. In leggero calo la compagine maschile passata dai 1.207 donatori del 2018 ai 1.205 del 2019: si è registrata una diminuzione nella fascia 26-35 anni (erano 267 a fine 2019) ed una crescita in quella dai 36 ai 45 anni (277); la fascia più rappresentata è quella dai 46 ai 55 anni. Al contrario le donne sono in costante aumento, toccando quota 539 (+21, erano 518 a fine 2018) con un notevole incremento nella fascia dai 26 ai 35 anni (176), la più rappresentata.

Andando a vedere il gruppo sanguigno, la maggior parte si divide tra lo 0 positivo (634 soci) e A positivo (611 soci), mentre sono solo 9 gli avisini della Bassa Valsugana e Tesino donatori del gruppo AB negativo.

Per quel che concerne le donazioni, continua il movimento altalenante: dopo la brusca frenata del 2016 e la ripresa nel 2017, nel 2018 si è registrata una nuova frenata per risalire lo scorso anno. Se nel 2018 le sacche di sangue raccolte furono 1.889 (-237 rispetto all’anno precedente), a fine 2019 erano, infatti, 1.962, con un +73. Di queste donazioni, 1.946 sono sacche di sangue (+77 rispetto al 2018), 14 di plasma (-5) e 2 di piastrine (+1).

Sono stati invece 376 i soci che nel 2019 non hanno effettuato nessuna donazione: di questi 162 per motivi sanitari e 214 per motivi non sanitari. «Quest’ultimo dato mi lascia perplesso, dobbiamo approfondire le motivazioni. Faremo le opportune verifiche e provvederemo a cancellare i donatori che non desiderano più donare», ha precisato il presidente.

Non è mancato un riepilogo dell’attività 2019, con Avis che è sempre impegnata sul territorio con incontri nelle scuole per promuovere e far conoscere l'associazione e il valore della donazione, ma anche attraverso la consolidata biciclettata insieme ad Aido, la partecipazione a fiere ed eventi e l’organizzazione della castagnata e di alcune gite. «Nell’ambito della collaborazione tra Provincia e Avis per la gestione dei centri di raccolta, sono felice di comunicare che il dottor Franco Giacobbo ha deciso di collaborare con Avis per la raccolta sangue ed ha iniziato la propria attività tra Pergine e Borgo», ha concluso Tomio.













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