Autenticità e accessibilità per il Parco di Paneveggio
Primiero, nel Piano delle attività dell’ente si fissano gli obiettivi dei prossimi anni volti a sviluppare prodotti turistici per nicchie di mercato sensibili alla tutela
PRIMIERO. Il Parco di Paneveggio Pale di San Martino, dopo l’approvazione da parte della Provincia del bilancio di previsione 2019, si è visto approvato anche il Piano delle attività, incentrato su in quattro principali macroaree: conservazione e ricerca scientifica, servizi e attrezzature per la fruizione, manutenzione del territorio, attività di educazione ambientale e attività di informazione, comunicazione e promozione.
Per la prima le azioni di conservazione del patrimonio naturale svolte dall’ente si sostanziano in buona parte nelle regole di gestione del territorio definite dal Piano del Parco. Fra le altre attività messe in atto, interessante appare quella che vede il Parco quale partner di un gruppo articolato di soggetti che comprende la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, le Università di Padova e Udine e la Federazione Allevatori Trentini e che riguarda lo studio di pratiche gestionali innovative e le strategie di promozione dei prodotti lattiero-caseari di alpeggio.
Riguardo ai servizi e le attrezzature per la fruizione e la manutenzione del territorio da segnalare gli interventi legati alla cura del territorio (sfalcio di prati e sentieri, pulizia di aree di sosta, raccolta di rifiuti, manutenzione di arredi esterni) e gli interventi finanziati con progetti speciali tra cui il rifacimento della segnaletica di confine, il tutto per evitare un degrado generalizzato dell’attività del territorio e un mancato mantenimento di importanti risorse investite in passato.
L’educazione ambientale si attuerà attraverso una serie di interventi; tra questi ci saranno quelli promossi dai Centri Visitatori, gestiti direttamente dall’ente, e quelli dell’Ecomuseo del Vanoi. In particolare il Parco elenca alcuni obiettivi specifici che intende raggiungere nel triennio 2019-2021 e cioè garantire esperienze e prodotti di qualità e sviluppare prodotti turistici e itinerari destinati a nicchie del mercato turistico sensibili ai valori promossi dalle aree protette, attraverso la declinazione di cinque parole chiave quali: temporalità, lentezza, autenticità, naturalità, accessibilità.
Per quanto riguarda invece l’attività di didattica naturalistico-ambientale il Parco la divide per tipologia di utenza e quindi attività didattica nelle “Scuole locali” e di attività didattica nelle “Scuole extralocali”; per quelle locali l’attività è gratuita, per le extralocali invece è a pagamento e coinvolge le strutture alberghiere presenti nel territorio.
Infine l’attività di informazione, comunicazione e promozione si concretizza attraverso l’utilizzo di strumenti e l’esplicazione di funzioni di comunicazione interne (ufficio stampa, sito internet, rivista istituzionale) in cui l’apporto del personale è decisivo nella costruzione e nella condivisione dei contenuti; il secondo livello riguarda l’utilizzo di strumenti esterni (riviste e portali specializzati, newsletter); il terzo livello riguarda le azioni di marketing territoriale per valorizzare proposte, eventi e microeventi che offrono la possibilità di far conoscere il Parco. (r.b.)