castello tesino - sindaco critico per le nomine in casa di riposo 

«Apsp, incomprensibili le due esclusioni dal cda»

CASTELLO TESINO. È ormai passato quasi un mese, ma le perplessità relative alla decisione della Provincia di bocciare due dei cinque nomi proposti dalla giunta comunale nell’ambito del rinnovo del...



CASTELLO TESINO. È ormai passato quasi un mese, ma le perplessità relative alla decisione della Provincia di bocciare due dei cinque nomi proposti dalla giunta comunale nell’ambito del rinnovo del cda dell’Apsp Suor Agnese non accennano a diminuire. Portavoce del malumore serpeggiante in paese il sindaco Ivan Boso, il quale, pur consapevole delle irregolarità formali riscontrate nella trasmissione degli atti, si dice molto deluso per «essere venuto a conoscenza, a giochi ormai fatti, di quelle che erano le intenzioni della giunta provinciale solamente il 13 settembre», giorno precedente a quello della delibera con la quale si escludevano ben due dei cinque membri designati.

«Nonostante l’invio della documentazione sia avvenuto oltre il termine, peraltro non perentorio di 60 giorni – aggiunge Boso – noi tutti auspicavamo, in un’ottica di collaborazione tra le parti, una maggiore condivisione nelle scelte e non certo l’automatico, seppur lecito, trasferimento in capo alla giunta provinciale del potere di nomina del nuovo cda. Soprattutto in considerazione del fatto che, di comune accordo con gli uffici dell’assessorato, si era convenuto di procrastinare di alcuni giorni tale invio, vista anche la riapertura dei termini di presentazione delle candidature e la conseguente ulteriore valutazione dei candidati».

«Proprio per questo motivo – spiega Boso – abbiamo voluto chiedere all’esecutivo provinciale, con una comunicazione formale datata 24 settembre e, ad oggi, ancora in attesa di riscontro, il perché non sia emersa la volontà di condividere la problematica in esame. Inoltre, rimaniamo ancora all’oscuro circa le motivazioni che stanno alla base dell’esclusione dal consiglio di amministrazione non solo del dottor Fabio Franceschini, competente in materie di gestione aziendale, ma anche della dottoressa Julietta Moranduzzo, in possesso di comprovate competenze in materie di servizi sociali e sanitari. Attribuzioni che di certo non possono essere messe in secondo piano».

«Nel contempo – puntualizza il sindaco – auspichiamo che l’assessore competente possa risponderci anche in merito alle ragioni che hanno portato la giunta ad assegnare l’incarico a due professionisti esterni, una dei quali nominata peraltro presidente, rifiutando la designazione da noi proposta. Al di là delle indiscutibili competenze professionali, vorrei ricordare che l’articolo 13 dello statuto della casa di riposo di Castello Tesino indica tra le mansioni del presidente anche il compito di curare i rapporti con l’utenza e le relative rappresentanze con le comunità locali. Ritengo, pertanto, che requisiti come la presenza sul territorio, la partecipazione nella comunità e una comprovata esperienza nell’attività dell’Apsp dovessero essere presi in considerazione nell’individuazione di tale soggetto. Cosa che purtroppo non si è in alcun modo verificata».













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