Acciaieria, rigettati tutti i ricorsi
Anche il secondo di Mosteel contro Bvs considerato inammissibile
BORGO. Si chiudono con un doppio rigetto anche gli ultimi ricorsi ancora pendenti presentati dalla Mosteel all’indomani dell’aggiudicazione degli asset “ex Leali Steel” alla Borgo Valsugana Steel, azienda controllata dalle Acciaierie Venete, a seguito del bando di gara del giugno scorso.
Un primo ricorso, del 21 giugno, impugnava la decisione relativa all’invalidità dell’offerta Mosteel, mentre il secondo, del 10 luglio, chiedeva la sospensione del perfezionamento dei contratti di affitto di azienda seguenti all’aggiudicazione degli asset al vincitore del bando di gara. A fare da discrimine in entrambi i provvedimenti è stata la dichiarazione di fallimento della Leali Steel depositata il 12 luglio, che di fatto ha reso superati dai fatti entrambi i ricorsi.
Infatti, il testo della sentenza evidenzia, infatti, che «il reclamo è pertanto inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse ad agire da parte di Mosteel, giacche la dichiarazione di fallimento ha definitivamente impedito la conclusione del contratto di affitto di azienda».
Se entrambi i reclami risultano inammissibili per il medesimo motivo un discorso diverso viene fatto per le spese legali.
Nel primo caso, infatti, è stata decretata la compensazione, mentre per il provvedimento relativo alla sospensiva sul contratto Mosteel è stata condannata a pagare le spese legali sia per il curatore fallimentare sia per Borgo Valsugana Steel.
Salvo nuove impugnazioni questi erano gli ultimi procedimenti ancora aperti da parte dell’azienda romana contro l’assegnazione dell’ex Leali Steel alla controllata delle Acciaierie Venete che adesso prende quindi il nome di “Bvs - Borgo Valsugana Steel”.