«A Sagron Mis 2 siti per ospitare l’orso M49»

Sagron mis. È approdata anche sulle pagine del quotidiano romano “Il Tempo” il progetto del sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, che ha deciso di non ricandidarsi, per trovare una casa aull’orso M49....



Sagron mis. È approdata anche sulle pagine del quotidiano romano “Il Tempo” il progetto del sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, che ha deciso di non ricandidarsi, per trovare una casa aull’orso M49. E l’intervista pubblicata dal quotidiano di sabato scorso è stato poi ripreso da giornali lombardi, tv, riviste.

Come mai questo suo exploit che sa tanto di lascito alla prossima amministrazione di Sagron Mis?

In ferie in Sicilia, ho avuto come vicino d’ombrellone Francesco Storace, vice direttore del quotidiano “Il Tempo” e già o ministro e poi presidente della Regione Lazio. Sapendo che ero di Trento, mi ha chiesto di M49 e se era vero che c’era un sindaco che lo voleva accogliere nel suo territorio. Non potevo che approfittare dell’occasione e oltre all’intervista, ho consegnato il progetto in 13 punti che il quotidiano ha pubblicato.

Quale è la novità che possiamo segnalare ora sul Trentino?

L’areale recinto ideale per il benessere ideale dell’animale si stima nell’ordine di 8-10 ettari. Posso svelare, dopo approfondite ricognizioni, i due potenziali siti dove potrebbe essere possibile insediare M49 a Sagron Mis. Quello più grande, più selvaggio, sotto le montagne, il Gruppo del Cimonega, gruppo montagnoso di raccordo tra le Dolomiti Pale di San Martino e le Vette Feltrine, oltre che tra il Parco di Pneveggio Pale di San Martino e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. L’altro più piccolo sotto la località Pante e verso il Coston.

E i costi?

La stima presunta del costo è di 1,5 milioni di euro, dunque nemmeno così elevata, se solo si pensa ai vantaggi che può apportare al territorio, per l'intero Trentino e per il Veneto, con Sagron Mis fa da spartiregione. Un progetto di questo tipo ha rilevante ricaduta sull’indotto turistico e quindi sotto il profilo economico, generando economie di scala finalizzate al co-sostentamento delle finanze di un piccolo comune di montagna di 185 abitanti.R.B.

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