Mole Antonelliana: un artista di Mori in mostra a Torino 

Emanuele Benetti selezionato da un bando internazionale La sua opera esposta nella centralissima via Montebello


di Matteo Cassol


MORI . La Mole Antonelliana come l’Empire State Building, scalata da un gigantesco scimmione: questa l’idea del moriano Emanuele Benetti, che l’ha tradotta in un’opera che è stata selezionata per la mostra internazionale a cielo aperto in corso a Torino, in via Montebello, nella zona pedonale ai piedi del monumento simbolo del capoluogo piemontese, nell’ambito della quinta edizione del concorso “That’s a Mole!”, bando di illustrazione internazionale. Tra migliaia di lavori provenienti da oltre 60 Paesi, quello di Benetti – trentacinquenne che di professione è educatore alla cooperativa sociale Eliodoro di Riva – è stato selezionato da una giuria di artisti e illustratori tra i 29 da esporre in mostra fino al 10 settembre.

«Moriano doc, ho frequentato l’istituto Depero a Rovereto. Ora lavoro con i disabili, ma la passione per l’arte c’è sempre stata, c’è e ci sarà sempre: è una componente fondamentale della mia vita, non potrei vivere senza. Quanto al concorso, questa era la quinta edizione. Ho partecipato anche alle quattro precedenti, perché l’ho trovata un’idea carina: la “sfida” era realizzare un’illustrazione rimanendo il più possibile fedeli alla sagoma della Mole. Si potevano mandare ogni volta tre opere, a patto che fossero sempre nuove. Al quinto tentativo (e dopo quindici opere) finalmente mi è andata bene: ci tenevo tantissimo e ci sono riuscito, tra moltissimi partecipanti. Quindi ho preso parte all’inaugurazione, trovando la mia opera in strada. Una bella soddisfazione». Non l’unica, però: «Bene o male ogni anno riesco a essere selezionato in qualche concorso. L’anno scorso alla mostra della Notte di Fiaba, poi per un libro per insegnare a leggere e scrivere edito dalla Erickson. Di volta in volta arrivano stimoli e motivi per continuare ad andare avanti con la mia passione, anche se andrei avanti lo stesso». Com’è arrivata l’idea dell’illustrazione che ha fatto strada al concorso “That’s a Mole!”? «Stavo disegnando con in sottofondo il film “King Kong”. Ho alzato un attimo gli occhi proprio nella scena dell’Empire e a quel punto è arrivata la folgorazione. Mi sono messo lì, ho cercato di incastrare lo scimmione nella forma della Mole e la cosa è piaciuta». Progetti futuri? «Sto lavorando per una selezione molto dura alla Fiera del libro di Bologna (tema libero, illustrerò una storia) e per il concorso di Lucca Comics (tema Jules Verne), dove – conclude Benetti – ero già stato selezionato due volte».

Le abilità di Benetti vengono valorizzate anche in cooperativa: «La mia coordinatrice e i miei datori di lavoro esaltano il mio lato creativo, attraverso anche l’affidamento non scontato di laboratori creativi. È motivo di appagamento, poi, quando gli oggetti che realizziamo (ad esempio tramite pittura su ceramica) vengono acquistati perché piacciono, spesso senza sapere che sono fatti da persone con difficoltà».

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