«Lamentele? Colpa del Comune»
Gatti (Asat): cantieri in piena stagione, e i turisti notano i disagi
FOLGARIA . Le lamentele di due turisti che soggiornano a Folgaria circa lo stato dell'arredo urbano e i lavori in piena stagione, spingono Wiliam Gatti, presidente della sezione Asat di Folgaria a proporre le sue osservazioni. «La stagione turistica - racconta Gatti - è iniziata sottotono sia per le precarie condizioni meteo che per la mancanza di una corretta pianificazione dei lavori pubblici». Cantieri aperti si registrano sia nel centro che nelle frazioni con disagi notevoli per turisti e per stanziali. Qualcuno ci spiegherà perché opere di manutenzione ordinaria, come sistemazioni strade, scavi, verde pubblico, ripavimentazioni ed asfaltature debbano essere realizzate nel pieno della stagione. Come presidente Asat, Gatti si sente in dovere di evidenziare situazioni estremamente negative, e cita il degrado della piscina comunale, la sala congressi 350, chiusa da più di un anno in attesa di ultimazione dei lavori. «Perché le nostre richieste di intervento non hanno avuto alcuna risposta? Lo scorso anno - prosegue - in occasione di incontri pubblici e sulle pagine del Trentino abbiamo evidenziato le problematiche che ci stanno a cuore e indispensabili per uno sviluppo costante della nostra economia turistica, fine di essere sempre competitivi ed innovativi. Mi rifersico - è sempre Gatti che parla - all'ampliamento del bacino di raccolta alle Coe, alla sostituzione della seggiovia dei Francolini, alla ciclabile Folgaria-Serrada-Costa. Così come il nuovo campo di calcio e un arredo urbano adatto ad anziani e famiglie con bambini, dei quali piovono lamentele per scarsità e incuria». Queste alcune osservazioni e proposte inoltrate all'attenzione dell'amministrazione e per le quali il silenzio è tombale. Perché questo disinteresse percepito ovunque fra la popolazione? In verità, secondo il presidente, è un vuoto che data ancora dall'insediamento di questa amministrazione, che l'associazione ha tentato di colmare con richieste di incontri, peraltro puntualmente ignorati o ridotti a miseri scambi inconcludenti e privi di concretezza. «Di recente - narra Gatti - abbiamo appreso che anche le minoranze hanno manifestato disappunto per l'assoluta mancanza di dialogo, confermando ulteriormente la latitanza del sindaco. Gli operatori al proprio interno hanno svolto un proficuo lavoro di confronto, un processo che ha portato ad una condivisione di comuni obiettivi ed interessi, in un clima di reciproca stima e collaborazione. In questa atmosfera di coesione ancora una volta non comprendiamo perché il sindaco si chiuda in un tenace silenzio e non ritenga opportuno rapportarsi con chi lavora in prima linea per il bene della Comunità» Gatti chiede quali siano i percorsi futuri e i programmi da condividere con gli operatori, e infine si augura che l'elemento di diverse collocazioni politiche non precludano un dibattito sereno. (f.m.)