L’omaggio a Mario Martinelli a due anni dalla scomparsa
Domenica 1 agosto il debutto in Vallarsa di «La scelta del Jobrero»
VALLARSA. C’è attesa, in quel della Vallarsa, per la “prima” di uno spettacolo particolare e inedito che si prefigge di emozionare un pubblico di tutte le età appassionato di natura, di montagna, di storie vere legate al territorio. L’appuntamento è per domenica 1° agosto 2021, con inizio alle 20.30 e ingresso gratuito, al Teatro di Sant’Anna nell’abitato omonimo. Organizza il Comune di Vallarsa, in sinergia con la locale Associazione “Tra le rocce e il cielo”.
«La scelta del Jobrero» - questo il titolo della performance multimediale - sarà un convinto tributo, a due anni dalla scomparsa, al compianto autore vallarsero Mario Martinelli. Un susseguirsi di pagine autobiografiche tratte dal libro “Dalla vita di un Jobrero”, interpretate a due voci e intrecciate a musiche originali, punteggiatate qui e là anche da effetti sonori (voci e suoni della natura). A propria volta, queste componenti formeranno un tutt’uno con un carosello di immagini esclusive, includenti frammenti di vita di Mario e una lunga serie di scenari paesaggistici: con la Vallarsa, le Piccole Dolomiti, i monti tutti ed altri ambienti che sfolgoreranno nelle più varie sfumature di colore, vedendo ogni passaggio di testo contestualizzato visivamente.
Le pagine di Martinelli selezionate da Mara Da Roit, in unità d’intenti con la moglie di Mario, Fiorenza Aste, la quale sostiene concettualmente il progetto e ha collaborato alla sua realizzazione, saranno colme di avventure, di memorie sia vallarsere che personali dello scrittore, di messaggi destinati a far divertire e riflettere insieme, arrivando a più riprese all’animo dello spettatore. Questo almeno è il preannunciato intento degli artisti sul palco, ovvero i performer di New Eos teatro-musica Bolzano: la stessa Mara Da Roit (voce narrante femminile), Patrizio Zindaco (voci narrante maschile) e Luca Dall’Asta alle musiche.
Sarà un percorso denso di valori sani, di positività e spunti costruttivi, in un rincorrersi di suspance, di poesia, di sana territorialità; ma anche di ironia, grazie a curiosi aneddoti ripescati dallo scrittore nelle memorie della sua giovinezza vallarsera, che apriranno squarci genuini sulla vita in valle negli Anni sessanta/settanta. Dominanti saranno le pagine riferite al rapporto inscindibile di Martinelli con la montagna e la natura. Verranno ripercorsi momenti di quotidianità, arrampicate palpitanti, accadimenti nel corso delle stagioni collocati in un ambiente non privo di insidie ma prodigo di iniezioni d’energia, nonché foriero di sfide tramutabili in... crescita. Una sorta di sprone - per chi ve lo vorrà cogliere - a rivedere le proprie priorità, introiettando i ritmi della natura.
“Come gli alberi, dobbiamo protendere il più possibile in alto i nostri rami, fino a toccare il cielo”. E ancora: “È una divinità selvaggia, la montagna”. Sono solo due delle tante chicche che lo spettatore attento potrà cogliere nelle parole di Martinelli riportate dagli attori.
Una serata intensa e lontana da stereotipi aspetta dunque il pubblico che vorrà raccogliere l’invito, rendendosi esso stesso protagonista del meritato omaggio all’indimenticato Jobrero.
Per informazioni e prenotazioni: tralerocceeilcielo@gmail.com, tel. 320 8237300, www.eventbrite.com (La scelta del Jobrero).