AVIO . Torna a occuparsi di politica l'ex assessore di Avio Casimiro Margoni della Lega Nord, dimessosi in aprile per ragioni personali. «Tutti i movimenti nel loro stato nascente, sono pieni di speranza, di slancio, di entusiasmo, poi a poco a poco diventano razionali e prudenti, o manifestano il vero volto che hanno» scrive Margoni. E se la prende con il sindaco Federico Secchi. «Nel Comune di Avio, nella gestione dei rapporti con i suoi amministratori, ho visto molta arroganza, ascoltato urla verso tutti, dipendenti e amministratori. Ho assistito a infantili punizioni quali togliere il pass per parcheggiare automobili a colleghi di maggioranza, richiedere indietro ad assessori telecomandi concessi a inizio legislatura per entrare in Comune fuori dall'orario di apertura. Ho fatto ore di anticamera dal sindaco per essere ricevuto, senza alcun esito. A richiesta di spiegazioni tecniche su qualche pratica, ho ricevute risposte tipo “arrangiati non so nulla”. Ho ricevuto rimbrotti per aver fatto qualche fotocopia a colori per spiegare meglio qualche relazione, richiesta per altro, da chi ha espresso tale critica. Ho vissuto mesi, settimane, giorni, nei quali neanche si rispondeva a un saluto. Un clima di violenza inutile e inaudita verso chi ha sempre sostenuto questa maggioranza, per avere come risposta vari tentativi di estromettere la Lega dalla attuale maggioranza per sostituirla con le minoranze. In varie circostanze non è stato ricevuto in ufficio l'onorevole Maurizio Fugatti, dimenticando che sulla sedia di sindaco Federico Secchi ci è arrivato con accordi politici puntuali e precisi. In tutto questo tempo non sono mancate le continue aggressioni verbali a tutti i componenti della Lega ed ogni giorno mi chiedo perché continuano a tenere in piedi un soggetto, al quale, tutti possono attribuire l'aggettivo più adatto, il vocabolario italiano mi pare assai ricco per individuare con cognizione di causa quello giusto. In aggiunta, da quasi un anno e reiteratamente, il conducator del Comune di Avio, sta cercando di rompere il gruppo Lega, in parte acquistando elementi, in parte chiedendo a voce alta di allontanarsi dalla Lega e aderire alla maggioranza così da assicurarsi da soggetti posti al suo esclusivo servizio, i voti per continuare nel suo percorso di avvilente trattamento delle persone che lo circondano, appiattite su di lui, non si comprende bene se prive di dignità o strettamente abbracciate alle indennità previste dal servizio prestato».