Forte Belvedere, percorso multimediale
LAVARONE. Oggi alle 17 a Forte Belvedere di Lavarone inaugurazione del percorso multimediale, progetto nato con la collaborazione di Renzo Carbonera, autore presente al Film Festival di trento con il...
LAVARONE. Oggi alle 17 a Forte Belvedere di Lavarone inaugurazione del percorso multimediale, progetto nato con la collaborazione di Renzo Carbonera, autore presente al Film Festival di trento con il film "Resina", e con il contributo della Fondazione Caritro. Sarà presente lo stesso Carbonera ed ha preannunciato la sua presenza anche l'assessore Tiziano Mellarini. La nuova installazione si configura come ulteriore arricchimento dell'offerta proposta dal Forte Belvedere e si colloca subito dopo l'intervento previsto dal progetto dell'architetto Tommaso Fait il quale ha curato una “nuova visibilità dei manufatti storici della Grande Guerra come frutto di un attento lavoro di carattere architettonico, paesaggistico e ambientale in connessione al tema dello sguardo" attraverso alcune prospettive come lo sguardo verso le fortificazioni, lo sguardo attraversole fortificazioni, lo sguardo dalle fortificazioni, per concludere con interessanti riflessioni che indagano una nuova prossimità fisica tra le fortificazioni e i centri abitati. Ora le nuove installazioni, si avvalgono di Montale, Hemingwai e Musil che , attraverso le loro personali esperienze sul campo di battaglia permettono di capire e comprendere la tragedia della Prima Guerra Mondiale. «Per Musil l'esperienza trentina durante la Grande Guerra -racconta Renzo Carbonera - è stata una fondamentale fonte di ispirazione letteraria e formazione personale. È stato infatti a partire da questa esperienza che ho elaborato il mio progetto di allestimento audiovisivo "La Penna e la Baionetta" per il Forte Belvedere». Continua Carbonera: «Vivere direttamente i campi di battaglia è ovviamente quanto di più drammatico ci sia, ma anche i lunghi tempi morti, di effettiva noia e depressurizzazione, fanno parte di tutto ciò. La guerra non è solo azione, è anche e soprattutto una lunga e logorante attesa, tra la pioggia battente, il gelo della neve, l'umidità, il fango, il sole accecante, i fortini, le gallerie, le trincee. I soldati vivono gran parte del loro tempo nell'incertezza , consapevoli che stanno aspettando eventi drammatici, di morte e distruzione». (f.m.)