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Comprano l’auto in Francia ma l’assegno è scoperto: due truffatori denunciati a Avio

La vittima grazie al segnale Gps sulla vettura, ha viaggiato dalla Loira fino in Vallagarina dove è stato ritrovato il mezzo 



TRENTO. I carabinieri di Rovereto hanno denunciato due cittadini di origine

maghrebina per ricettazione di un’autovettura risultata oggetto di truffa perpetrata in Francia.

Nei giorni scorsi, in una cittadina nel cuore della Loira, ha avuto luogo una compravendita tra privati avente ad oggetto un’autovettura dal cospicuo valore economico; all’atto della consegna del veicolo, l’acquirente ha saldato la somma pattuita con un assegno circolare, ritirando il mezzo con relativa documentazione di acquisto, assegno che poi, a seguito di accertamenti bancari in sede di riscossione, si è rivelato essere scoperto. La persona offesa ha proceduto a fare denuncia alla autorità

francesi.

Avendo ancora attivo sul veicolo in questione il sistema di rilevamento Gps, il cittadino francese ne è riuscito a tracciare la posizione, localizzandolo in Italia, nel basso Trentino, ad Avio.

Così, assieme a tre compagni di viaggio, lo sventurato venditore, con un’autovettura a noleggio, è partito dalla Loria francese alla volta della cittadina sita nella bassa Vallagarina dove di fatto risultava posizionato il veicolo.

Dopo aver viaggiato tutta la notte per oltre 1200 km, nella prima mattinata del giorno dopo è giunto in Avio, dove appunto ha trovato il mezzo in ottime condizione e regolarmente parcheggiato; a quel punto ha allertato subito i carabinieri.

Sul posto i militari dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri del Comando Compagnia di Rovereto, dopo aver identificato il richiedente, hanno da lui appreso che il veicolo, nella circostanza regolarmente parcheggiato nella centrale in una zona centrale di Avio, risultava appunto oggetto di una compravendita tra privati avvenuta qualche giorno prima in Francia, rivelatasi una truffa.

Gli accertamenti hanno consentito di individuare due uomini quali possessori del veicolo, atteso che nella loro disponibilità venivano ritrovate le chiavi ed i documenti di compravendita, sui quali uno dei due risultava acquirente per mano di un venditore di una concessionaria francese al quale aveva pagato in contanti la somma prevista, senza però riuscire a

documentare il passaggio monetario e senza aver ancora perfezionato l’immatricolazione del veicolo (per la definizione della proprietà del veicolo è necessario trascriverne il passaggio nei pubblici registri automobilistici).

La versione fornita dai due non è risultata credibile e pertanto venivano deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione ed il veicolo sottoposto a sequestro.













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