Viabilità

Valdastico, Salvini: “Sul prolungamento si troverà un accordo soddisfacente per Veneto e Trentino”

Il vice Premier e Ministro alle infrastrutture ha parlato oggi a Malo della possibilità di uno sblocco a nord dell'autostrada, opera interconnessa in territorio vicentino alla Pedemontana Veneta. Zaia: "La Valdastico a nord deve essere completata"



MALO. "Sono convinto che Veneto e Trentino possano trovare un accordo, soddisfacente per entrambi". E' quanto ha detto oggi a Malo (Vicenza), il vice Premier e Ministro alle infrastrutture, Matteo Salvini, sulla possibilità di uno sblocco a nord dell'autostrada Valdastico, opera interconnessa in territorio vicentino alla Pedemontana Veneta.

"Ne ho già parlato con Zaia e ne riparlerò con Fugatti - ha precisato il Ministro -. Da autonomista io non faccio infrastrutture sulla testa delle comunità, ma conto che Veneto e Trentino si accordino per la soluzione più adatta". In passato, ha ammesso, "c'erano visioni diverse da parte delle comunità, ma anche degli imprenditori delle due regioni - ha concluso -. Ma se trovano un accordo, io sono a disposizione". 

"Per noi la Valdastico nord deve essere completata assolutamente". E' quanto ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. "Il prolungamento a nord dell'autostrada Valdastico è prioritario - ha precisato il presidente - in quanto l'infrastruttura che abbiamo presentato oggi dopo l'ultimazione è stata pensata e intersecata dalla A31, quindi significa che dovrebbe andare a servire l'unico nuovo valico del Veneto verso nord, proseguendo poi sino al Brennero". "Con Fugatti siamo d'accordissimo - ha aggiunto Zaia - nel senso che il Veneto ha il suo tracciato sino al confine, per il resto siamo rispettosi dell'autonomia trentina, decideranno loro se vorranno fare lo sbocco a Trento oppure a Rovereto". Sempre a proposito di autostrade Zaia ha poi risposto sulle domande riguardanti l'innesto della Pedemontana Veneta con l'A4 Serenissima "E' programmato per il mese di marzo - l'assicurazione del Governatore - ma non dipende da noi perché allora l'autorità nazionale anti-corruzione ha vietato al Veneto di mettere in gara anche questa infrastruttura, che invece è opera della concessionaria Brescia-Padova. Loro ci dicono che a marzo forniscono tutto". 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.