Vaccini a bimbi e adolescenti, cosa si fa altrove
In Cina è consentito dai 3 anni, in Cile sai 6 in su. In Europa è previsto dai 12 anni. Chi con una dose, chi con due
ROMA. Alcuni lo hanno autorizzato dai 12 anni in su con una o due dosi, altri dai 17 anni e ci sono già alcuni paesi, come il Cile, dove è stato dato il via libera per le immunizzazioni dai 6 anni in su.
A fare il punto su come si stanno regolando gli altri paesi del mondo nella vaccinazione anti-Covid di bambini e adolescenti è la Bbc.
Nel Regno Unito si è deciso di raccomandare il vaccino Pfizer tra i 12 e 15 anni, ma solo con una dose. In Danimarca (12-15 anni) e Spagna (12-19 anni) grande parte della popolazione minorenne è vaccinata almeno con una dose, mentre la Francia ha circa il 66% della fascia tra i 12 e 17 anni immunizzata con una sola dose, e il 52% con due dosi. Da ottobre il green pass sarà esteso anche agli under18.
In Germania a giugno la comunità scientifica aveva raccomandato il vaccino tra i 12 e 15 anni ma solo in determinate condizioni di salute. Poi ad agosto, con l'avanzare della variante Delta si è deciso di estenderlo a tutti gli over12.
In Svezia invece si vaccina tra i 12 e 15 anni solo se si hanno malattie polmonari, asma grave o si è ad alto rischio per altre malattie, mentre in Norvegia il vaccino è stato recentemente esteso tra i 12 e 15 anni, ma solo con la prima dose. Sulla seconda si deciderà più avanti.
Fuori dall'Europa Usa e Canada sono stati i primi ad approvare il vaccino Pfizer dai 12 anni in su con due dosi a tre settimane di distanza. La Cina invece ha autorizzato a giugno il vaccino Sinovac tra i 3 e 17 anni: anche se il vaccino è volontario, molti governi locali consentono l'ingresso a scuola solo se l'intera famiglia dello studente è vaccinata. Il vaccino Sinovac è usato in molti paesi di Asia, Africa e America Latina, come il Cile, dove è stato approvato dai 6 anni in su.
L'azienda cinese ha inoltre iniziato le sperimentazioni cliniche del suo vaccino in Sudafrica tra i 6 mesi e 17 anni.
In India si stima che il 60% circa dei bambini sia stato esposto al coronavirus dall'inizio della pandemia e abbia sviluppato una qualche forma di immunità. Ad agosto l'agenzia regolatoria ha consentito l'uso di emergenza del vaccino di un'azienda locale, Zydus Cadila, dai 12 anni in su in 3 dosi. I consulenti scientifici del governo indiano hanno detto che la vaccinazione dei bambini dai 12 ai 17 anni con gravi problemi di salute dovrebbe partire a ottobre, per poi procedere su una platea più vasta solo quando sarà completata la vaccinazione degli adulti per fine anno.