Una grande folla per l'ultimo saluto a Laura Ghirardini
In tanti si sono stretti ai familiari della donna, vicaria del direttore dell'Inail di Bolzano, grande appassionata di montagna che, domenica, è morta all'ospedale Santa Chiara di Trento, a poche ore di distanza dall'incidente avvenuto sul Catinaccio
BOLZANO. Una grande folla, oggi pomeriggio, nella sala del commiato del cimitero di Bolzano, ha dato l'ultimo, insieme a familiari e amici, a Laura Ghirardini, 60 anni, vicaria del direttore dell'Inail di Bolzano, grande appassionata di montagna che, domenica, è morta all'ospedale Santa Chiara di Trento, a poche ore di distanza dall'incidente avvenuto durante una gita di scialpinismo, nel gruppo del Catinaccio.
È precipitata per oltre duecento metri lungo un pendio di neve mista a roccia, davanti agli occhi del marito Ermanno Filippi, direttore della Biblioteca civica, e della figlia Matilde.
La scialpinista, con alle spalle decine di escursioni su neve e roccia fatte sempre in compagnia del marito, stava salendo, quando a una quota di circa 2.700 metri ha perso l'equilibrio ed è scivolata su una lastra di ghiaccio, sotto la cima di Larsec. Il primo a soccorrerla è stato proprio il marito che ha allertato anche i soccorsi.
Trasferita in elicottero all'ospedale di Trento è morta qualche ora dopo a causa delle gravi ferite riportate. Ieri sera è stata ricordata durante l'assemblea annuale della sezione cittadina del Cai di Bolzano di cui sia lei che il marito sono soci storici.
Commosso il ricordo di Claudio Sarti, già direttore della scuola di alpinismo del Cai, amico di una vita della coppia: «Laura era una donna estroversa, esuberante, vulcanica; innamorata della montagna e della cultura. Passioni che condivideva da sempre con Ermanno. Lascia un grande vuoto anche nella famiglia del Cai».
Oggi ai familiari si sono stretti anche le componenti del coro "Artemisia" di Laives di cui Laura Ghirardini faceva parte. Il coro era un'altra delle sue passioni.
All'Inail intanto è già partita una raccolta fondi in suo ricordo. Il ricavato sarà devoluto ad ente di beneficenza che verrà fatto scegliere alla famiglia.