Turista scivola in Val Pusteria, impiantista deve pagare 50 mila euro
Risarcimento di 50 mila euro per una donna che andava alla toilette: il percorso era innevato
VAL PUSTERIA. I titolari di un impianto di risalita invernale in Val Pusteria sono stati condannati a pagare un risarcimento di 50 mila euro a una turista che nel marzo del 2014 era caduta e aveva subito una frattura scivolando nel percorso verso una toilette pubblica al servizio di pista e impianto.
La turista aveva dovuto subire un’operazione dopo la frattura del colo del femore di una gamba e aveva affrontato una lunga riabilitazione.
La causa civile avviata contro i responsabili dell’impianto di risalita è stata discussa a Bolzano. La giudice Ceresara ha riconosciuto l’incidenza della presenza della neve e del fondo presumibilmente ghiacciato nelle cause che hanno portato alla caduta e al conseguente infortunio della donna. Ha così concluso riconoscendo la negligenza degli operatori dell’impianto di risalita: il percorso non era stato adeguatamente sgombrato dalla neve e la turista si era trovata nella necessità di cercare una propria strada per raggiungere i servizi igienici. Da tutto questo, la giudice ha concluso per un risarcimento di 50 mila euro che i titolari dell’impianto di risalita dovranno pagare agli eredi della turista (nel frattempo deceduta). Al risarcimento vanno sommate le spese processuali.