Zappini, concorso sospetto La Procura: «Risarcisca»
Secondo la Corte dei Conti procurato un danno erariale pari a circa 20 mila euro La cifra si riferisce al concorso per la Centrale unica di emergenza, poi annullato
TRENTO. La Procura della Corte dei Conti ha citato in giudizio l’ex dirigente provinciale Luisa Zappini: secondo l’accusa dovrebbe risarcire alla Provincia quasi 20 mila euro in relazione al concorso, che sarebbe stato pilotato, per un posto alla Centrale Unica dell’Emergenza. Per questa vicenda Zappini è indagata. L’ex dirigente è anche accusata di peculato e truffa ai danni della Provincia, per l’uso improprio dei permessi 104 e dell’auto di servizio. Decine gli episodi contestati dalla Procura della Repubblica.
In merito al presunto concorso pilotato, l’ ex dirigente della Cue, in conflitto di interessi, avrebbe dovuto astenersi dal presiedere quel concorso, in quanto conosceva i partecipanti. Questi ultimi, in seguito, il concorso lo avrebbero poi vinto. Il concorso era stato, per questo motivo, annullato in autotutela dalla giunta provinciale. Secondo la Corte dei Conti però, il concorso era stato comunque indetto, provocando quindi delle spese per la pubblica amministrazione. Questo, secondo la Procura della Corte dei Conti, sarebbe alla base del danno erariale contestato alla ex dirigente. Si parla di 19.843 euro. La cifra deriva dalla somma delle spese vive sostenute dalla Provincia per lo svolgimento del concorso, dal costo per le risorse, umane e materiali, che erano state inutilmente impiegate nelle attività utili alla predisposizione del bando. Per indire quel bando c’erano state delle professionalità da ricercare e selezionare, c’erano stati atti da preparare, controllare e verificare, fino ad arrivare ad un danno da disservizio.
Zappini, in quella occasione, era infatti presidente della commissione esaminatrice, oltre che essere già Dirigente del Servizio Centrale Unica di Emergenza. Per la vicenda del concorso pilotato, l’indagine era stata aperta nel 2017 e si era chiusa poi nel luglio di questo anno. Oltre alla Zappini, l’indagine vede il coinvolgimento del coordinatore del Gruppo di ricerca di Eledia, Andrea Massa, 53 anni di Genova e il trentino Paolo Rocca, 36 anni, membro del gruppo di ricerca. Insieme a loro Fabrizio Robol, 31 anni di Trento e Federico Viani 37 anni anche lui di Trento. I due ricercatori sono rispettivamente primo e secondo classificato al concorso che, secondo le accuse, sarebbe stato pilotato. Secondo l’accusa, infatti, i 5 si sarebbero accordati fra loro per procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale. Nel corso delle indagini erano emerse anche una serie di mail esplicite, certificati degli incontri tra i protagonisti della vicenda.