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«Zaini troppo pesanti, i dirigenti vigilino»

Le disposizioni della giunta. Libri, le scuole trentine potranno sforare i tetti di spesa nazionali del 15%



TRENTO. Il peso dello zaino scolastico non dovrebbe superare il 10-15 % del peso corporeo dell’alunno. Questa la raccomandazione del Consiglio superiore di sanità fatta nel lontano 1999. Raccomandazione appunto, perché l’organo della sanità sollecitava a considerare una serie di altre variabili quali la configurazione fisica dello scolaro, nonché il tempo e lo spazio di percorrenza casa-scuola con il carico dello zaino.

Quasi vent’anni dopo, la Provincia ricorda ai dirigenti scolastici che è loro compito «sollecitare e verificare il rispetto sostanziale delle indicazioni del Consiglio superiore di sanità». Lo fa all’interno delle disposizioni per l'adozione dei libri di testo (nel primo e secondo ciclo di istruzione), approvate dalla giunta venerdì scorso, in cui si sottolinea che «in soggetti di costituzione gracile e con scarsa massa muscolare, soprattutto se obbligati a percorrere lunghi, tragitti, deve essere incoraggiato il rispetto del criterio sopra richiamato».

A limitare il peso degli zainetti contribuisce anche la tecnologia. Nelle disposizioni si richiama infatti un vincolo: per i nuovi testi «potranno essere scelti unicamente libri nella versione digitale o nella versione mista (testo in formato cartaceo e contenuti digitali integrativi, ovvero una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi accessibili o acquistabili in rete anche informa disgiunta)».

Con la delibera la giunta ha affrontato innanzitutto il tema dei tetti di spesa per i libri scolastici. Visto che da Roma le indicazioni arrivavano regolarmente ad acquisti fatti, quest’anno si è deciso di approvare gli ultimi limiti fissati a livello nazionale, concedendo però alle scuole trentine - in virtù della competenza provinciale sulla scuola - di sforare il tetto fino ad un massimo del 15% (sulla singola annualità di corso) con deliberazione motivata dei collegi dei docenti e successiva approvazione da parte dei consigli di istituto.

Per il resto le regole vengono confermate: nella scuola primaria sono le scuole ad acquistare, con risorse del proprio bilancio, i libri che vengono dati in proprietà agli alunni (mentre a livello nazionale viene assegnata una cedola libraria pagata dai Comuni ai soli alunni residenti); nella secondaria di primo grado e nel primo ciclo della secondaria di secondo grado si applica il regime del comodato d’uso gratuito, mentre nel triennio i testi sono a carico delle famiglie.

(ch.be.)













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