Voli a scrocco per 5 mila euro: a processo
TRENTO. Viaggi in aereo su tratte intercontinentali e anche una settimana di soggiorno in un hotel. Il tutto alle spalle dell’agenzia di viaggio. Di questo sono accusati due uomini, finiti davanti al...
TRENTO. Viaggi in aereo su tratte intercontinentali e anche una settimana di soggiorno in un hotel. Il tutto alle spalle dell’agenzia di viaggio. Di questo sono accusati due uomini, finiti davanti al giudice con l’accusa di insolvenza fraudolenta. Perché - secondo il capo d’accusa - hanno giovato di viaggi e soggiorni per un totale di quasi 5 mila euro. Liquidati dall’agenzia di viaggio che ora li richiede indietro. Il punto di partenza di questa vicenda è il rapporto di fiducia fra la titolare dell’agenzia di Trento e uno dei due imputati. In passato si era appoggiato all’agenzia per prenotare i suoi biglietti aerei e non erano mai insorti problemi. Per questo la donna non si è preoccupata troppo quando le è stata fatta una strada richiesta. In sintesi i due hanno acquistato alcuni biglietti aerei: un’andata e ritorno per Buenos Aires e due biglietti per la tratta Verona Palermo. Costo, quasi 2 mila euro, pagati con un assegno da 2 mila euro. E qui arriva la richiesta: l’agenzia avrebbe dovuto portare in banca l’assegno solo dopo una settimana. La donna accetta, si fida delle persone che ha davanti. Il giorno il cui l’assegno dovrebbe esser portato in banca, dall’Argentina arriva una chiamata con la quale uno dei due imputati chiede un altro favore. Gli serve un altro biglietto per fare ritorno urgente in Italia e chiede che l’assegno resti fermo: avrebbe saldato lui tutto al suo arrivo a Trento. Ma quando si presenta in ufficio chiede un altro servizio, ossia un altro biglietto per l’Argentina e anche la prenotazione per una settimana in albergo. Con la promessa che il conto (e ora siamo arrivati a quasi 5 mila euro) sarebbe stato saldato con il bonifico. Visto che ora la vicenda è finita davanti al giudice, quel bonifico non è arrivato. Ed è arrivata la querela.