SOLDI PUBBLICI

Vitalizi, i rimborsi creano lavoro

I soldi restituiti dai politici destinati a progetti a sostegno dell’occupazione



TRENTO. Saranno destinati a progetti di sostegno al lavoro, presentati dalla pubblica amministrazione, i primi finanziamenti del Fondo per il sostegno della famiglia e dell’occupazione, creato con legge regionale per raccogliere i rimborsi sui trattamenti economici degli ex consiglieri provinciali e regionali. E' la proposta condivisa oggi dal Comitato dei Garanti, che svolge un ruolo consultivo nei confronti della Giunta regionale nella gestione del Fondo. Una prima tranche di finanziamenti, che sarà oggetto di una delibera della Giunta regionale, riguarderà i progetti sull’occupazione gestiti direttamente dalle Province di Trento e di Bolzano.

Analogo principio è stato scelto per il finanziamento dei progetti a sostegno delle famiglie: saranno scelti solamente quelli attuati direttamente dagli enti pubblici o che sono stati approvati con atto ufficiale delle Giunte provinciali. Il Comitato ha, inoltre, espresso apprezzamento per gli altri progetti, presentati però al di fuori dei termini previsti, che coinvolgono realtà del privato sociale, per i quali non è possibile, per l'anno in corso, attivare le necessarie risorse di finanziamento. Il Comitato segnala alle Province la necessità di considerare con priorità i progetti in grado di generare nuovi posti di lavoro, tenendo in particolare considerazione la situazione di quei cittadini poco o per nulla raggiunti da interventi già esistenti. Per quanto riguarda i progetti per la famiglia, indica come auspicabile la creazione di aiuto concreto a sostegno delle famiglie in maggior difficoltà, tenendo in considerazione anche le funzioni di cura ed educative, con particolare attenzione al sostegno alla genitorialità.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza