Vino & spuntino, le cantine si fan belle
Novità nella Finanziaria: potranno diventare dei «mini ristoranti»
TRENTO. Per dirla in rima, lo potremmo chiamare "vino & spuntino": le cantine vitivinicole trentine diventeranno delle vere e proprie botteghe dei prodotti trentini per assaggiare il meglio di formaggi, mele e piccoli frutti nostrani mentre si degusta un calice di vino. La novità è stata introdotta nella manovra finanziaria della Provincia che in questi giorni viene esaminata in Seconda Commissione, e viene presentata dall'assessore provinciale Tiziano Mellarini come una delle mosse strategiche per permettere al mondo del vino trentino di guardare con entusiasmo al futuro.
Le cantine come una sorta di "wine bar" o di piccoli ristoranti, anche se Mellarini mette le mani avanti per cercare di smorzare sul nascere le possibili polemiche: «Le cantine vanno aiutate, ma non c'è nessuna volontà di far concorrenza ai ristoranti», chiarisce, «tanto che verrà data la possibilità di somministrare altri prodotti trentini senza superare la quantità erogata di vino». In soldoni, per un bicchiere di buon rosso si potrà spiluccare un po' di Vezzena o magari un pezzo di Puzzone, mentre se ci si fa accompagnare da una bottiglia lo spuntino potrà diventare ben più ricco, avvicinandosi ad un vero e proprio pasto tra ciuiga, mortandela ed altro bendiddio della produzione trentina. Per mettere in pratica la "rivoluzione dello spilucco" le cantine dovranno munirsi di licenze apposite, rilasciate dalla Provincia.
«E' una strada che dobbiamo percorrere in fretta», dice Mellarini, «perché il turismo enogastronomico è in netta espansione e perché se non schiacciamo sull'acceleratore noi lo farà qualcun altro. Dopotutto le nuove cantine ristrutturate, penso ad esempio a quella di Mori, stanno andando proprio in questa direzione». Insomma, stop alle vecchie strutture dove si andava col megafiasco o la maxitanica da riempire usando delle pompe come nei distributori di benzina, e spazio alle "boutique" dove vendere il vino diventa una cerimonia per palati che diventano sempre più fini. «Sono sicuro che le cantine seguiranno questa indicazione e sapranno sempre più trasformarsi in vetrina per il pubblico, anche perché sempre più spesso sono gli stessi produttori a chiedermi di allungare il passo in questa direzione».
Quanto ai prodotti, Mellarini non ha dubbi: «Abbiamo una tradizione di grande eccellenza sia nei formaggi che nelle mele, per non parlare dell'olio e dei piccoli frutti. E' ora di mettere assieme queste realtà senza più tentennare, perché così l'agricoltura trentina potrà proseguire nella direzione dell'eccellenza».
L'altra novità presente in Finanziaria per quanto riguarda l'agricoltura è riferita all'Appag, l'Agenzia provinciale per i pagamenti in agricoltura, introdotta per semplificare e accelerare le procedure a beneficio degli operatori. Rispondendo alle domande di Delladio (Pdl), Casna e Paternoster (Lega), Mellarini ha ribadito che il mancato utilizzo entro il 2013 delle risorse europee da parte di regioni del centro sud, penalizzerà inevitabilmente anche i finanziamenti destinati dalla Provincia al settore negli esercizi successivi. A Paternoster Mellarini ha anche garantito quanto prima il pagamento agli agricoltori dei premi per lo sfalcio, che ultimamente ha subito notevoli ritardi.