Vigilia di Pasqua di solidarietà a Trento: consegna di pasti nelle case di persone sole e anziani
A prepararli l’Associazione Infusione, attiva nel mondo del catering con particolare attenzione al sociale. E domani in sede la distribuzione del pranzo pasquale
TRENTO. Inizia alle 13 la distribuzione del pranzo pasquale di domenica per persone sole ed anziani, che prenderà il via dalla sede dell’Associazione “Infusione” in via Saluga 3/B.
Si tratta di un’iniziativa che rientra nel progetto Green Experience portato avanti da Ipsia del Trentino - l’Istituto Pace, Sviluppo e Innovazione delle Acli - con il sostegno della Provincia in collaborazione col Comune, Infusione associazione, Acli Trentine aps.
Un progetto di rete solidale che vede come primi soggetti beneficiari un gruppo di richiedenti il reddito di cittadinanza che vengono supportati e affiancati dagli enti proponenti il progetto in un percorso di inserimento lavorativo, di acquisizione di competenze nell’ambito della ristorazione e di conoscenza e potenziamento delle reti personali con attività utili alla comunità.
Una prima azione concreta è appunto quella che li vede coinvolti il giorno antecedente la Pasqua, oggi (sabato 3 aprile), nel portare i pasti a casa di persone sole e anziani che a causa della pandemia non possono sentire il calore, in un giorno di festa, della famiglia e delle relazioni.
Un pasto preparato dall’Associazione Infusione, attiva nel mondo del catering con particolare attenzione all’ambito sociale, con cura e attenzione anche alle norme anti Covid e che raggiungerà un centinaio di persone a Trento città e dintorni.
Un gesto di vicinanza e di simbolica presenza di Ipsia e delle Acli Trentine per stare accanto a chi il giorno di Pasqua non ha modo di condividere con i propri cari il momento del pasto.
Le persone verranno quindi raggiunte dai protagonisti del progetto, supportati dai volontari, per la consegna del pranzo che sarà accompagnato da un ulteriore segno, un biglietto di auguri scritto, firmato e personalizzato per ciascuno.
La forza del progetto è senz’altro rappresentata dalla coralità delle azioni e dei soggetti che hanno collaborato per arrivare nelle case di tanti e quindi oltre ai partner del progetto anche i circoli Acli della città che hanno segnalato coloro che credevano potessero cogliere il senso dell’azione, gli assistenti sociali del Comune di Trento, alcuni parroci della città.
Un pranzo che non è solo un pasto ma simbolo e testimonianza di condivisione, di reti, di vicinanza e di attenzione a chi ci è vicino.