Via Veneto, ecco l’escape room tra Dracula e criminali
“The Door” aprirà in autunno dopo una serie di ostacoli burocratici Sarà la prima che offre più stanze per giocare a liberarsi da situazioni di pericolo
TRENTO. Se l'escape room è un gioco che richiede doti di abilità e intuizione, grazie alle quali si riesce ad uscire da una stanza nella quale si è stati intrappolati, "The Door" la nuova escape room di via Vittorio Veneto è già stata testata per essersi liberata dai gangli della burocrazia. È marzo quando Andrea Furlani, Francesco Muollo e Michael Furlan fondano la società Enigma srls, individuando nel locale di oltre 200 metri quadrati la sede ideale per "The Doors", la quarta escape room di Trento, ma l'unica con più di una stanza a disposizione.
Il primo ostacolo burocratico che si trovano di fronte è che si tratta di una attività non catalogata e senza un ruolo definito nemmeno a livello legislativo.
Ma l'essere la quarta escape room cittadina non vi ha facilitato?
«No, perché a causa della privacy i dati delle altre sono secretatati. Qualcosa si potrebbe fare conoscendo il numero di protocollo - spiega Michael Furlan -, ma trovando un impiegato disposto a rischiare aprendo la posizione. Così abbiamo dovuto ripartire da zero e tanto per fare un esempio, per lo smaltimento rifiuti siamo equiparati ai teatri e sale di intrattenimento musicale».
Un altro ostacolo è stata la superficie?
«Esattamente. Le altre tre escape room sono realizzate in una stanza; noi ne abbiamo quattro e superiamo i 200 metri complessivi: un dramma. Per accorciare i tempi siamo stati costretti a creare uno spazio non aperto al pubblico, per ridurre il totale a 199 metri quadrati. Ma non solo, ad un'ulteriore verifica è emerso che il condominio non essendo recente ha uno scarico unico e non diviso tra acque bianche e nere: impensabile. Siamo stati costretti ad aspettare la modifica per sbloccare la pratica. Il risultato finale è che è da marzo che paghiamo l'affitto e forse riusciremo ad aprire a fine ottobre».
Ci spieghi “The Door".
«Si tratta di un franchising già presente a Brescia, Milano e Parma che si presenta con quattro stanze tematiche che a Trento saranno " La scena del crimine", "Dracula" ed una top secret. La quarta l'apriremo in seguito ed a regime ce ne sarà sempre una periodicamente nuova».
Il punto di forza?
«Proprio le quattro stanze. Le altre escape room devono puntare sulla rotazione della clientela, da noi gli stessi possono tornare più volte. Il tempo massimo per liberarsi sono 60 minuti ed il punteggio deriva anche dagli aiuti ottenuti. Tutte le stanze sono video sorvegliate e se una squadra si blocca può chiedere un aiuto al quale corrisponde una penalizzazione».
Cliente tipo?
«Tutte le età, preferibilmente in gruppi di 4 o 5 persone. Punteremo anche alle aziende perché " The Door" può essere un ottimo test per il Team Building».
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