E la ruota panoramica non tornerà 

Verones: «Luminarie,  servono più soldi»

Trento. Se i numeri dell’ultima edizione appaiono incontestabili, sulle prospettive del Mercatino di Natale di Trento la discussione è invece tutta aperta: così ieri nella Commissione bilancio del...



Trento. Se i numeri dell’ultima edizione appaiono incontestabili, sulle prospettive del Mercatino di Natale di Trento la discussione è invece tutta aperta: così ieri nella Commissione bilancio del Comune, la direttrice dell’Apt Elda Verones, insieme all’assessore al Turismo Roberto Stanchina, non ha solo presentato i dati e le tendenze della manifestazione da poco conclusasi, ma ha anche risposto a una serie di rilievi mossi dai vari consiglieri. Due i temi caldi: le luminarie che, senza giri di parole, quest’anno hanno scontentato praticamente tutti, e il destino di piazza Dante all’interno del calendario natalizio, visto che quest’anno la ruota panoramica ha registrato un deciso calo.

Sulle luminarie Verones è stata netta: “Per fare qualcosa di bello ci vorrebbero ben altri budget rispetto ai 100.000 euro che avevamo quest’anno”. Per il prossimo ne sono già stati stanziati 120.000, ma Stanchina taglia corto: “Per una città della grandezza di Trento ci vorrebbe mezzo milione di euro”. Sul banco degli imputati, neanche tanto velatamente, ci sono i commercianti, rei di non aver contribuito alla colletta lanciata da Comune e Apt: “E dire che la quota di 150 euro a esercizio era stata anche concordata con le categorie”, sospira Stanchina. Altro particolare che non era stato reso noto: “Ci è toccato pure fronteggiare qualche buontempone - ha aggiunto l’assessore - che puntualmente andava ad arrampicarsi in Corso 3 novembre per staccare l’interruttore generale. Abbiamo avuto segnalazioni anche di filetti tagliati e altri “sabotaggi” che sicuramente non hanno aiutato”. Marco Santini (Onda Civica) propone che nella raccolta fondi per le luminarie vengano coinvolti i negozianti di tutta la città e non solo del centro, mentre Elisabetta Bozzarelli (Pd) ha chiarito che per il prossimo anno “servono novità”: “Bisogna innovare, trovando anche delle modalità per cui tutta Trento possa vivere l’evento, e non solo le solite vie del centro. Serve il coinvolgimento di tutti. Le luminarie, poi, non vanno considerare come un tema a parte: rientrano nell’evento in sè e quindi bisogna investirci. A Bolzano si spendono circa 150.000 euro, e il risultato è ottimo”.

Resta incerto, per il momento, il futuro di piazza Dante: la ruota non tornerà, e lo ha confermato Stanchina. La ditta ha chiesto già un incontro per febbraio, proponendo due nuove attrazioni, “molto particolari e innovative”, ha preannunciato l’assessore, ma tutti sono concordi nel dire che bisogna trovare formule per ravvivare il contesto. Santini propone di creare “una piazza degli sport invernali”, anche se le soluzioni - dal laghetto da trasformare in pista del ghiaccio, all’installazione di un paio di cannoni spara-neve - appaiono piuttosto costose. Intanto una certezza: per l’edizione 2020 l’Apt ha già presentato domanda di occupazione di suolo pubblico. “Poche settimane - dice Verones - e saremo di nuovo in moto”. V.L.















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