Val Cadino, denunciato un bracconiere

Nei guai un cacciatore di Fornace: dovrà rispondere di esercizio della caccia con mezzi vietati e possesso di munizioni non denunciate



TRENTO. VoIeva anticipare di qualche ora l'inizio ufficiale del periodo di caccia, ma i forestali lo hanno sorpreso nel cuore della notte e lo hanno denunciato. E' accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi nei boschi della Val Cadino (Valfloriana), e a dover rispondere ora all'autorità giudiziaria, anche per esercizio della caccia con mezzi vietati e possesso di munizioni non denunciate, è un cacciatore della riserva di caccia di Fornace.

Nella notte tra sabato e domenica (giorno di apertura della stagione venatoria) gli agenti forestali, appartenenti alla Stazione Forestale di Pergine e a quella di Cavalese e Castello-Molina di Fiemme, erano impegnati in zona per un servizio congiunto di vigilanza quando, verso le ore 1 di notte, hanno visto transitare su una strada forestale un’autovettura. Dalla stessa veniva utilizzata una fonte luminosa, un faro portatile, al fine di scovare più efficacemente la selvaggina che in quelle ore si trovava in attività di alimentazione. Poco più tardi, all’altezza di una radura presente all’interno del bosco, in corrispondenza dell’area illuminata artificialmente, veniva esploso un colpo di arma da fuoco. Gli agenti rimanevano nascosti per vedere i successivi movimenti; solo alle prime luci dell’alba sopraggiungeva un cacciatore della riserva di caccia di Fornace con il fucile in spalla.

Giunto nella località dove verso le ore 2 era stato esploso un colpo di fucile, l'uomo ripeteva l’azione sparando un secondo colpo “a vuoto”. A questo punto gli agenti hanno deciso di intervenire uscendo allo scoperto; chiesti chiarimenti in merito alla sua presenza in zona, senza fare riferimento alcuno ad orari, l’uomo dichiarava di avere appena abbattuto un esemplare di cervo femmina.

A questo punto i forestali si sono fatti accompagnare sul luogo dell’abbattimento, dove giaceva la carcassa dell'animale. Lo stesso appariva però già eviscerato, il corpo era freddo e presentava rigidità cadaverica, tutti elementi che confermavano ai forestali come l’abbattimento della cerva fosse avvenuto parecchie ore prima, nel corso della notte.

Gli stessi forestali hanno dunque proceduto immediatamente a perquisire il veicolo dell'uomo, all’interno del quale veniva trovato il faro alogeno utilizzato per cacciare al buio. L’uomo è stato quindi denunciato per esercizio della caccia con mezzi vietati, mentre i forestali procedevano al sequestro della carabina munita di ottica, del faro alogeno e della cerva (in fase di allattamento).

Successivamente si procedeva alla perquisizione dell’abitazione del denunciato, dove si rinvenivano munizioni non regolarmente denunciate ed altri mezzi illeciti per l’esercizio della caccia. Ne seguiva la segnalazione all’Autorità giudiziaria anche per la detenzione di tale materiale.













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