Vacanze d'agosto ma non per tuttiE' partito solo un trentino su quattro
A dimostrarlo sono i dati di Dolomiti Energia sul consumo di energia elettrica e sulla quantità di rifiuti prodotti. Dati in base ai quali risulta che solo il 23% dei trentini in questo periodo estivo si è permesso il lusso di andare in ferie
TRENTO. A vederli tutti in coda ieri sull’Autostrada del Brennero, non si direbbe che quest’estate sono pochi i fortunati ad andare in vacanza. Per il Censis, infatti, ben sei italiani su dieci resteranno a casa e quindi solo una minima parte di cittadini si sta godendo fuori casa le ferie. E Trento si adegua più o meno alla media nazionale. A dimostrarlo sono i dati di Dolomiti Energia sul consumo di energia elettrica e sulla quantità di rifiuti prodotti.
Dati in base ai quali risulta che solo il 23% dei trentini in questo periodo estivo si è permesso il lusso di andare in ferie. I numeri sono quelli del mese di luglio in cui solo un trentino su quattro ha raggiunto le località di mare o di montagna. Nel mese di marzo la produzione di rifiuti organici era di 214.480 chili, in luglio si è scesi a 152.300 con una diminuzione quasi del 29%. Il residuo è passato da una produzione di 357.680 chili a 289.780, con una riduzione del 18%. Il calo medio di immondizia accumulata dai trentini è stato quindi attorno al 23%. Nel terzo mercoledì di luglio i consumi di energia si sono attestati sui 101 megawatt, una diminuzione dei consumi rispetto al luglio del 2009 (106 megawatt), ma che comunque si discosta di poco rispetto alla situazione altrettanto di crisi dello scorso anno, in cui pochi si sono mossi per le ferie. Insomma altro che città vuota e deserta, anche a luglio e agosto Trento continua a essere viva.
A confermare questi dati c’è anche lo studio del Censis che a livello nazionale rende noto, a proposito di vacanze, che il 42% ci andrà, il 58% no. Secondo un’indagine dell’istituto di ricerca, chi potrà godersi le ferie lo farà restando in Italia, solo il 17,5% viaggerà oltre confine. Rispetto alla scorsa estate, c’è la tendenza a ridurre la durata del soggiorno, sia per i viaggi in Italia che all’estero. Gli italiani confermano anche la propensione a visitare i Paesi della regione del Mediterraneo, soprattutto i Paesi europei. A partire sono soprattutto i giovani (18-34 anni: 53,6%), meno gli anziani (65 anni e oltre: 37%), soprattutto i residenti del Nord-Ovest (54,8%) e del Nord-Est (42,6%), meno al Sud (30,8%). Il dato di chi prevede di partire si alza ancora tra le coppie con figli (48,6%) e tra i residenti delle grandi città (il 45,7% nei centri con oltre 150mila abitanti). Anche il livello economico delle famiglie conta: se solo il 17,9% di quelle con redditi bassi si permetterà una vacanza, il dato sale al 46,1% tra il ceto medio e al 69,9% tra quanti dispongono di redditi elevati. (m.b.)
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