Va a funghi, cade nel burrone
Vittima Gianandrea Zanin, 74 anni, di Tonadico. È scivolato per una quarantina di metri
TONADICO. È finita tragicamente quella che doveva essere una piacevole escursione in cerca di funghi per Gianandrea Zanin, 74 anni di Tonadico. L’anziano era partito nella mattina di sabato con la sua utilitaria e come era sua abitudine è andato in cerca di funghi verso Maso Tais, in Val Canali, dove è caduto in una scarpata per 40 metri circa restando ferito mortalmente. È stato ritrovato ieri mattina dalla nipote Katia che aveva partecipato alle ricerche, insieme a circa una ventina di volontari di Soccorso alpino, Guardia di finanza, vigili del fuoco e carabinieri.
Gianandrea Zanin, conosciutissimo con il soprannome di “Nasa”, viveva da solo in via Castelpietra, a Tonadico, vicino alla centrale idroelettrica Castelpietra dell’Acsm; era andato in pensione ormai da alcuni anni lasciando il suo negozio di radioelettrica nella centralissima piazza Cesare Battisti di Fiera di Primiero. Quest’anno non era ancora andato a funghi, una passione che esercitava da anni e ora che era in pensione lo coinvolgeva ancora di più; preferiva andare verso fine estate quando c’era meno gente. Ma sabato mattina era partito con la sua auto, dicendo che andava a funghi.
Era un personaggio conosciuto da tutti e vivendo da solo era solito intrattenersi in compagnia e non aveva orari per il rientro. Il fratello Mariano, che abita in un altro piano dello stesso stabile, non si era accorto del suo mancato rientro in serata. Se ’n’è era accorto invece ieri mattina, domenica, quando appena alzato non ha visto la macchina del fratello parcheggiata nel solito posto e in casa non c’era. Allarmato del fatto, ha chiamato i suoi figli che a loro volta hanno allertato il Soccorso alpino, consci che essendosi recato a funghi lo zio era andato con molta probabilità verso la Val Canali e in particolare verso Maso Tais, la sua meta preferita. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino Orientale del Soccorso Alpino, Johnny Zagonel ha subito organizzato le operazioni di ricerca con del personale di terra. Hanno partecipato alle ricerche anche i vigili del Fuoco e la Guardia di finanza, per un totale di una ventina di uomini coinvolti, oltre i familiari, ed in particolare i nipoti. La macchina è stata presto ritrovata proprio in località Tais. I soccorritori si sono divisi le zone ed è toccato proprio alla nipote di Gianandrea, Katia Zanin, la figlia di Mariano, ritrovare il corpo esanime dello zio. Aveva notato delle tracce un po’ strane sul sottofondo boschivo, un posto molto impervio; allora aveva aggirato la zona e proprio a valle di un grosso sasso ha scorto il corpo dello zio riverso a terra. Dalle prime ricostruzioni si presume che l’uomo sia rotolato per circa 40 metri, riportando vari traumi, in particolare alla testa.
Gli uomini del Soccorso alpino, proprio per la impervietà del luogo, hanno faticato parecchio per il recupero del povero Gianandrea ed in particolare hanno dovuto adagiarlo in barella e tirarlo su, trasferendolo poi alla cappella mortuaria del cimitero di Pieve Fiera di Primiero. I funerali si terranno domani alle 14.30 nella parrocchiale di Tonadico.(r.b.)