Upt, in Alta Valsugana il coordinatore è Morelli

Il consigliere: «L’amministrazione pubblica va disgiunta dalle decisioni politiche» E sulle elezioni comunali: «Presenteremo un centrosinistra autonomista unito»


di Roberto Gerola


PERGINE. Nomina dei rappresentanti di zona nel corso della recente riunione dell’Upt di valle per l’Alta Valsugana. Sono: Fierozzo, Levico Terme, Vigolana, Pinetano, Tenna, Calceranica, Caldonazzo, Pergine che hanno così i propri delegati che affiancano il coordinatore Marco Morelli, ex assessore ed attuale consigliere comunale a Pergine. La costituzione dell’organismo politico segue quello del Patt (nuovo responsabile è Nicola Vaiz) e precede quello del Pd (in programma il 23 giugno).

La riunione è stata anche opportunità per un ragionamento politico sulla base di una serie di contatti con appunto Pd e Patt avviati già qualche mese fa in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Questa volta non sarà solo Pergine a recarsi al voto, ma anche tanti Comuni dell’Alta Valsugana (Levico e Vigolo Vattaro esclusi). A questo proposito, Marco Morelli è chiaro. «Lavoreremo per proporre il centrosinistra autonomista in tutti Comuni con i propri simboli e non liste civiche». E’ evidente che la principale attenzione è rivolta a Pergine, dove su molti aspetti, il centrosinistra autonomista si trova già in sintonia.

State lavorando per ricostituirlo definitivamente? «Siamo in dirittura d’arrivo - ci ha detto Morelli - perché intendiamo essere alternativa all’attuale maggioranza delle civiche. E siamo naturalmente aperti a quanti vorranno aderire al nostro progetto. C’è un rinnovato entusiasmo nel procedere su questa strada anche perché l’Upt viene da una storia popolare e con una propria identità di partito territoriale con alle spalle una cultura politica per il governo, senza improvvisazione, senza i rischi che la navigazione a visto comporta».

A quanto pare quindi il centrosinistra autonomista tornerà a presentarsi unito. «Siamo sulla buona strada in questo senso - dice Morelli - anche perché con un non pensiero politico di governo manca una strategia futura. Si attuano piccoli interventi spesso discutibili, che pagano nel breve periodo ma non a lungo termine. Ora siamo sulla stessa lunghezza d’onda con la segreteria provinciale dell’Upt nel senso che l’amministrazione della cosa pubblica deve essere disgiunta dalle decisioni politiche; è la segreteria politica a discutere e suggerire le linee d’azione e non deve esserci confusione di ruoli».

I delegati sono Massimo Giovannini (Pinetano), Alessia Bonvecchio (Fierozzo), Luca Betti (Tenna). Luigi D’Alessio (Vigolana), Bruno Murgia (Calceranica), Mario Toniolli (Caldonazzo) e Anna Stefani (Pergine).













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