«Con parte dei fondi raccolti grazie alle generosità delle tante persone che hanno raccolto il nostro appello vorremmo commissionare una statua in memoria di Agitu da co llocare in piazza Santa Maria Maggiore dove aveva il suo banchetto al mercato del giovedì». La proposta la lancia Zebenay Jabe Daka, il rappresentante della comunità etiope del Trentino che ha ideato la raccolta di fondi per far proseguire il sogno di Agitu e per pagare il rimpatrio in Etiopia della salma. Con parte della salma raccolta, che già in 24 ore aveva raggiunto i 36 mila euro, si pensa di far costruire una statua da mettere nella piazza in cui Agitu veniva il giovedì a vendere i suoi prodotti: «Vogliamo che resti qualcosa di Agitu. Se si potrà e se il Comune darà il permesso, vorremmo una statua proprio dove lavorava e dove aveva conosciuti tante persone. Agitu era una donna speciale, molto generosa. Si dava da fare per aiutare chi aveva bisogno e vorremmo ricordarla con un monumento che si veda».