Una folla adorante per Alex Del Piero 

Più di mille persone per Pinturicchio che ha firmato autografi e fatto foto con i fans nel negozio che porta il suo nome


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. In attesa da tre o quattro ore, con i bambini in prima fila, maglietta della Juve e pennarello in mano. C’erano anche i più piccoli sulle spalle dei loro genitori. C’erano anche gli anziani pronti a intonare i cori: «Un capitano, c’è solo un capitano». Erano più di mille, gli esperti del colpo d’occhio erano pronti a giurare che erano anche mille e duecento. E tutti per lui. Per Alex Del Piero che è arrivato a Trento per lanciare il nuovo negozio di Largo Carduci, in realtà aperto già da qualche settimana. Una folla in delirio, o quasi, che ha aspettato pazientemente l’arrivo del divo del pallone. Un vero e proprio divo se è vero che a distanza di ormai cinque anni da quando ha lasciato la Serie A e la sua Juventus ancora è in grado di attirare una folla adorante. Per lui si sono mossi e hanno aspettato anche parecchio politici, curiosamente quasi tutti interisti come il sindaco Alessandro Andreatta, il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi e l’assessore comunale Roberto Stanchina. Ma c’era anche lo juventinissimo assessore comunale Tiziano Uez. C’erano anche uomini delle istituzioni juventini doc come il Commissario del Governo Pasquale Gioffrè che si è portato dietro anche una maglietta della Juve da far firmare al Capitano. Non potevano mancare modelle come Sara Zanotelli, finalista a Miss Italia qualche anno fa di recente paparazzata da Chi con il direttore generale della Rai Mario Orfeo. Tutti adoranti e tutti eccitati come ragazzini per l’arrivo di Pinturicchio. Quando lo hanno visto, si sono fatti fare l’autografo come fans in deliquio e e la tradizionale foto ricordo. E dire che lui si è fatto anche aspettare. Forse intimorito dalla grande ressa attorno al piccolo show room lanciato dalla coppia di imprenditori Sara Polito e Davide Pola, lei originaria di Parma lui di Folgaria dove con il fratello gestisce già varie aziende commerciali e di intrattenimento. Vendono una scarpa trasparente in gomma dotata di un rivoluzionario sistema per evitare il sudore e occhiali colorati che Pinturicchio, forse dimenticando il suo soprannome affibbiatogli dall’avvocato Gianni Agnelli che lo aveva accostato al pittore umbro.

Del Piero è arrivato da Verona un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, intorno alle 18, a bordo di una Range Rover scura, vestito casual con le sue scarpe trasparenti di gomma blu ai piedi. Tutta via Carducci e anche parte di Largo Galilei erano invase dalla folla. Ormai si era fatto buio e ogni tanto i lampi dei flash dei telefonini illudevano la folla dell’arrivo del divo. Poi è arrivato davvero, ma è stato subito vittima di un mezzo agguato scherzoso da parte di una troupe televisiva di Mediaset. Uno di loro ha cercato di abbracciare Alex in favore di telecamere che si è divincolato ed è entrato nel negozio scuro in volto. Dopo le foto con i vip, si è concesso alle domande. Ha reso omaggio a Trento e ai suoi soci che hanno creduto nel progetto: «Siamo a Trento perché abbiamo trovato la collaborazione di persone entusiaste del nostro progetto. Siamo felici di vedere tutto questo entusiasmo attorno a noi. Trento è una città importante per noi. Trento e il Trentino li ho conosciuti in pantaloncini corti, da ritiri di Pinzolo. La loro salute non la scopro certo io. Provengo da una realtà vicina, ho molti amici e la conosco bene. Speriamo che la gente adesso entri e provi i nostri prodotti». Pochi minuti e poi si è dedicato ai suoi tifosi, a quelli per i quali lui è sempre il capitano, l’unico e il solo, come dicevano in molti. Una folla tenuta a bada a fatica da una schiera di 18 body guard tra quelli chiamati dal negozio Adp design e quelli arrivati insieme ad Alex. Per un paio d’ore ha firmato autografi prima a chi era dotato di pass, soprattutto clienti del negozio, e poi a tutti gli altri. All’uscita del negozio ha firmato almeno 3 o 400 autografi in mezzo alla strada, poi, alle 21 è ripartito lasciandosi dietro mille sorrisi adoranti.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Il giovane trovato semidecapitato in Alto Adige: non fu omicidio

Secondo le analisi scientifiche delle quali riferisce la Procura, quello del boscaiolo Aaron Engl fu un gesto autonomo compiuto in stato di grave alterazione, non risultano coinvolte altre persone: «Altamente probabile che avesse appoggiato la lama della motosega accesa sulla spalla sinistra». Fu trovato senza vita all'alba del 18 luglio 2024, riverso a terra in un prato nei pressi di malga Raffalt, a 1.600 metri di quota, nel comune di Terento