Un residente su tre ammette di aver paura
La statistica “ecrime” di Giurisprudenza analizza le percezioni della gente Il centro storico e Gardolo giudicati più pericolosi, il 3,7 dichiara furti di oggetti
TRENTO. Il 37,4% dei residenti nel Comune di Trento riconosce di avere paura. Il 4,1% dei maggiorenni nel periodo ottobre 2012 - marzo 2015 è stato vittima di almeno un reato. E ancora: Centro Storico Piedicastello e Gardolo sono le circoscrizioni giudicate più pericolose e da evitare, mentre i luoghi sono piazza Dante e via Soprasasso. Questi sono una parte dei dati che emergono dal bilancio conclusivo del progetto "Ecrime" realizzato nell'ambito del progetto "eSecurity" coordinato dal gruppo di ricerca della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento, in partnership con la Questura, la fondazione Bruno Kessler ed il Comune di Trento.
Quattro le tappe annuali di bilancio e come ha sottolineato Andrea Di Nicola -professore aggregato di criminologia a Trento - è stata la prima indagine che ha prestato attenzione anche ai luoghi, ha mantenuto costante il numero degli intervistati perché si è sostituito chi ha preferito non rispondere alle domande. Gli elaborati statistici possono ora diventare un utile strumento sia per la Questura, ma anche per i sindaci. Però il progetto "Ecrime" è giunto al termine che futuro lo aspetta? Il sindaco Andreatta ha dichiarato la propria entusiastica soddisfazione per il lavoro svolto: «In termini economici non vuol dire nulla, ma penso che un progetto come questo abbia un senso se continuato nel tempo». Gioco di parole per Di Nicola che ha auspicato che il progetto non venga scippato da altre amministrazioni (Emiliano per la Puglia, Tosi a Verona solo per fare qualche esempio) che sin dalla presentazione, hanno evidenziato il loro interesse.
Ma entriamo nel dettaglio di questa analisi, esaminando i dati. Il 20,9 % dei residenti maggiorenni avverte un senso di insicurezza nella circoscrizione di residenza. Il 34% ha avvertito il rischio di poter essere vittima di un crimine, specialmente nelle circoscrizioni Centro Storico Piedicastello e Gardolo. Decisamente negativo il fatto che il 70% della popolazione ritiene che a Trento ci siano dei quartieri particolarmente a rischio criminalità. Tra i reati subiti il più frequente, 3,7%, sono i furti di oggetti personali. Alla pari, 2,7%, i furti di veicoli e nelle abitazioni. Segue col 2,3% il furto di oggetti dentro i veicoli. Fa riflettere la percentuale del 2,4% di residenti maggiorenni che hanno subito aggressioni verbali e fisiche, con una maggiore frequenza nelle circoscrizioni Centro Storico-Piedicastello, Gardolo e San Giuseppe Santa Chiara. Il 2% ha subito molestie sessuali verbali ed il 0,2% molestie a livello fisico. I borseggi incidono per lo 0,7%, mentre è del tutto insignificante il dato relativo alle rapine.
Per il sindaco Andreatta, nell'analizzare questi dati si deve considerare anche la loro periodicità: «Sardagna ha vissuto un periodo di fuoco, poi il fenomeno è andato scemando grazie ad interventi di prevenzione e di riordino urbano». Un’indicazione statistica che riflette anche l'azione di soggetti organizzati per flussi di reati che si chiudono con l'arresto dei soggetti criminali. Il 9,9% avverte sia il disordine urbano fisico che sociale nella circoscrizione di residenza; sono interessanti anche le indicazioni relative alle misure utili per aumentare sicurezza e vivibilità. Al primo posto la necessità di aumentare il pattugliamento delle forze dell'ordine nelle ore serali e notturne. Al secondo l'attivazione di un numero verde per segnalare ogni situazione sospetta. Al terzo posto gli interventi da parte del Comune per la tutela dell'ambiente urbano. A carattere generale, l'indagine ha interessato i residenti nelle 12 circoscrizioni cittadine, divisi per fasce d'età (18-36; 35-55; oltre i 56 sia maschi che femmine. La partecipazione media è andata in netto calo rapportando il primo ed il quarto anno di indagine, sia a livello fisico che circoscrizionale. (d.p.)