Un protocollo per Artigianelli e Cederna

Intesa Comune-Provincia per valorizzare il patrimonio immobiliare perginese. Comprende anche scuole ed ex Villa Rosa


di Roberto Gerola


PERGINE. Protocollo d’intesa tra Pergine e Provincia per un comune impegno a mettere in atto tutte le azioni necessarie per garantire lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio immobiliare presente nel territorio perginese. Si tratta di un documento che sarà all’esame della seduta consiliare di mercoledì.

Si tratta di un primo accordo-quadro, del documento programmatico e strategico di natura generale, che riguardano alcuni beni immobili comunali che (con l’aiuto della Provincia) potrebbero rappresentare altrettanti “momenti” appunto “di sviluppo e valorizzazione”. Gli immobili interessati rappresentano “problemi” per i quali sono cercate soluzioni da anni su cosa farne, come intervenire... Si parla allora delle scuole medie “Ciro Andreatta” (in via Caduti), delle scuole“G. Rodari” di via Chimelli; del nido e della materna GB2 in via Montessori (hanno 30 anni e necessitano di interventi); delle scuole di Susà (materna ed elementari); l’ex pretura, la biblioteca di piazza Serra. Ma soprattutto alcuni “compendii” e prima di tutto gli “ex Artigianelli” per i quali dovrebbe andare in porto quella “permuta” tra Provincia e Padri Pavoniani di Trento, che va avanti da anni; ma anche il “buco” della ex Cederna (in stallo da un decennio); la ex Silvelox (occupata da attività artigianali) e poi la vecchia Villa Rosa. Che farne?

Cederna, Villa Rosa e Artigianelli non sono proprietà comunali ma rappresentano strutture che per Pergine potrebbero essere vitali. Per gli Artigianelli, ad esempio, si erano tentate più strade, tutte finite nel nulla: alloggi Itea, scuola dei mestieri, centro linguistico specializzato con convitto. L’operazione ex Cederna, rivelatasi un fiasco annunciato fin dall’inizio, interessa circa 25.000 metri quadrati di terreno che si trovano in una zona strategica per il futuro di Pergine e analogamente l’ex Villa Rosa. L’edificio, opportunamente ristrutturato e utilizzato, potrebbe rappresentare un elemento importante per l’economia perginese. La firma ora di questo “contratto” tra Comune e Provincia sembra sia destinato a rappresentare un impegno anche per la prossima giunta provinciale. Nello stesso tempo, si tratterebbe di un documento “aperto” a modifiche, ad aggiunte, a successive intese specifiche e puntuali anche con il coinvolgimento di Patrimonio del Trentino spa società strumentale della Provincia.

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