Un’invasione di 120 mila auto al giorno 

Il vicesindaco Biasioli: «In arrivo il raddoppio delle piazzole per il bike-sharing, ma serve il parcheggio a Trento Nord»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Sono un esercito: 120 mila auto. Quelle che ogni giorno entrano in città, con tutti gli annessi ed i connessi: inquinamento e confusione, su tutto. Le contromosse per provare a ridurre l’assalto su quattro ruote dei pendolari che ogni giorno viene portato a Trento (e di cui si era lamentato l’altro giorno anche il sindaco Andreatta nella sua prolusione al bilancio) sono allo studio di Provincia e Comune. Ieri si è detto di un potenziamento delle corse dei mezzi pubblici in partenza di buona mattina dai sobborghi, ma anche Palazzo Thun ha in animo una serie di contromosse: ad iniziare dal raddoppio delle stazioni di bike-sharing che dalle 19 attuali passeranno a 34 nel giro di un anno. Di questo, e di quali siano stati gli errori del passato che hanno portato a questa situazione (parola sempre di Andreatta) abbiamo parlato con il vicesindaco, e assessore all’urbanistica, Paolo Biasioli.

Assessore gli ultimi dati , di maggio, parlavano di circa 90 mila auto in entrata ogni giorno?

«S, sono quelle rilevate dalle sonde fisse sulla strada. Ma non rilevano chi, per fare un esempio, viene da Sopramonte. Contando tutte queste auto si ottengono appunto 120 mila ingressi al giorno».

La Provincia dice che dalla zona ovest, da Terlago, quella che ha citato, gravita una grossa fetta di auto. Dove le potete fare fermare?

«All’ex Zuffo. Piano piano questo parcheggio di attestamento sta entrano nelle abitudini della gente. Se all’inizio l’area era occupata per un quarto, ora siamo ad un’occupazione di più della metà. Si calcola che all’ex Zuffo ci sono circa mille posti».

La navetta che porta in città costa pochissimo, ma non è ancora (tutt’altro) in cima al gradimento dei trentini.

«Sì, credo proprio che la potenzialità di questo mezzo non sia stata ancora sfruttata: va ricordato che la navetta che porta dai parcheggi al centro (e viceversa) costa 20 euro, all’anno. Va ripetuto: con un abbonamento da 20 euro si va e si torna dai parcheggi per un anno intero. Dall’ex Zuffo ma anche dai parcheggi di Villazzano, del Marinaio o di Montebaldo».

Quindi parcheggi di attestamento in primo luogo.

«Sì certo e noi puntiamo forte anche su quello che dovrebbe realizzare la Provincia, a Trento Nord, dove ora c’è la confluenza tra via Brennero e la Valsugana: quello, e si calcola un parcheggio da 5/600 posti, ci darebbe una grossa mano. E’ un’area di cui si parla da qualche anno».

Il Comune punta forte anche sulla mobilità alternativa: bici, elettriche e non.

«Ora che è stata completata la pista ciclabile che dall’ex Zuffo arriva in città in sicurezza, stiamo ragionando su un ciclo parcheggio da 250 posti che dovrebbe aiutare, almeno nei periodi con un clima favorevole. Porteremo anche lì il sistema del bike-sharing, bici che si possono prendere da punti diversi della città e lasciati dove serve, in presenza di altre piazzole».

Quante sono ora Biasioli queste piazzole?

«Sono 19 e le bici sono state usate in un anno da circa 50 mila persone. E’ un risultato che ci incoraggia ed infatti stiamo lavorando per incrementarle sino ad arrivare a 34».

Insomma un approccio green, mezzi pubblici e bici, con i progetti più faraonici (metro, funivie, scale mobili) che restano nel cassetto?

«Quelli sono semmai per un approccio di lungo periodo e con un costo ben diverso».













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