Ue: arsenico oltre i limiti in quattro acquedotti del Trentino
Valori superati a Laste-Cantanghel (Trento, 26.500 utenti), Canal San Bovo, per un acquedotto che serve 120 utenti, Fierozzo con 441 e Frassilongo con 357
TRENTO. Sono quattro gli acquedotti sotto esame in Trentino per la potenziale presenza di arsenico con livelli di concentrazioni superiori ai limiti fissati dall'Unione Europea, per i quali è scaduta la deroga e quindi scatta l'obbligo di rientrare nei parametri.
La decisione della Commissione Europea di negare ulteriori deroghe per uso alimentare dell'acqua riguarda l'acquedotto Laste-Cantanghel, nel comune di Trento che serve 26.500 utenti della collina est della città, Canal San Bovo, per un acquedotto che serve 120 utenti, Fierozzo con 441 e Frassilongo con 357.
La concentrazione di arsenico in questi acquedotti raggiunge un valore di circa 40 microgrammi per litro, molto più alto del limite europeo fissato a 10.
In passato però erano state concesse delle deroghe, in considerazione del fatto che si tratta di una presenza naturale. Una presenza che secondo il Ministero della salute non comporta rischi per l'uomo.
L'Unione Europea, che in passato aveva sposato questa linea, ha respinto la terza richiesta di deroga. Il diniego porta la data del 28 ottobre scorso ma non è ancora stato trasmesso alle amministrazioni interessate.
L'assessore comunale all'Ambiente di Trento Michelangelo Marchesi si riserva di approfondire la questione. Nel comune di Canal S. Bovo il problema della concentrazione di arsenico nell'acqua potabile superiore ai limiti Ue (31.6 contro quello nuovo comunitario di 10) riguarda esclusivamente l'adduzione che serve la frazione di Gobbera e non l'intero centro abitato. Lo ha detto il sindaco Mariuccia Cemin chiarendo che "il problema riguarda solo l'uso potabile e quindi non, ad esempio, l'acqua utilizzata per lavarsi o per la pulizia".
"Oggi abbiamo passato una mattinata infernale perché siamo stati subissati di telefonate e richieste di chiarimenti - prosegue il sindaco -. Preciso che la canalizzazione interessa poco meno di 100 residenti sui 1.650 complessivi del Comune. Fino ad oggi esiste una deroga sui paramenti relativi alla presenza di Arsenico (l'attuale limite è di 50) - evidenzia il sindaco - e quindi la nostra concentrazione appariva regolare. Si tratta ora di dare attuazione piena al progetto esecutivo, peraltro già in appalto, per la realizzazione di una nuova condotta che colleghi l'acquedotto per la Gobbera con quello generale di Canal S.Bovo. Nei tempi stretti, se necessario, ci attrezzeremo per distribuire l'acqua per alimenti con dei mezzi.