Ucraini e trentini in piazza per la pace
Conferenza e manifestazione nel capoluogo in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa. Un minuto di silenzio davanti al palazzo della Regione (foto Ansa)
TRENTO. A Trento si è svolta una manifestazione in occasione del secondo anniversario della guerra in Ucraina. L'associazione EUcraina di Gianni Kessler e Paolo Ghezzi ha dato vita a una conferenza-dibattito, presente l'inviato di guerra Domenico Quirico. Nel pomeriggio poi, davanti al palazzo della Regione, gli ucraini in semicerchio hanno osservato un minuto di silenzio per i caduti, hanno poi fatto risuonare e cantato l'inno nazionale, infine hanno ascoltato le voci delle associazioni.
Dopo la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli, che ha invocato una "pace giusta" per il paese, è stato il presidente del Consiglio provinciale a rappresentare dal versante istituzionale il sostegno dei trentini alla causa ucraina e per la pace. Claudio Soini - che ha concesso il patrocinio della Presidenza alla manifestazione odierna - ha ricordato che poco dopo l'aggressione del 24 febbraio 2022 il Consiglio provinciale volle approvare una mozione unitaria, che incoraggiava il Governo italiano a dispiegare ogni risorsa per un superamento del conflitto armato e per la ripresa del dialogo diplomatico. "E' un impegno - ha detto il presidente in piazza Dante - che deve continuare e che le istituzioni sorreggeranno ancora convintamente, nella speranza che vengano smentite le fosche previsioni di tempi molto lunghi per il conflitto ucraino".
Anzhela Kotyk di Aiutiamoli a vivere ha fatto sapere ai trentini che si è appena conclusa una spedizione di preghiera a Lourdes e che in queste settimane ci si sta muovendo per riuscire ad allestire e spedire a Kiev un nuovo camion-ospedale, per il quale si stanno raccogliendo offerte. Oleksandra Kalapac (Rasom) ha voluto ringraziare i trentini "che ci hanno accolti e hanno fatto tantissimo per noi" e per l'Ucraina che resiste da 10 anni alla prepotenza russa. L'ex consigliere provinciale Paolo Ghezzi ha auspicato che al più presto l'Ucraina entri a far parte dell'Unione europea e del suo perimetro di diritti e libertà. L'ex presidente del Consiglio provinciale Gianni Kessler - appena tornato da Donjetsk e Kiev - ha scandito "Ucraina non sei sola, il Trentino non ti lascia sola".