Trovati 2 cellulari “illegali” in una cella del carcere
Trento. Sono stati trovati entrambi in una delle celle del carcere di Spini durante il controllo serale. E uno era nascosto nelle parti intime del detenuto che - quando è stato scoperto - ha dato in...
Trento. Sono stati trovati entrambi in una delle celle del carcere di Spini durante il controllo serale. E uno era nascosto nelle parti intime del detenuto che - quando è stato scoperto - ha dato in escandescenza ferendo alla schiena uno degli agenti. In estrema sintesi è quello che è accaduto sabato sera nella casa circondariale di Trento nord dove gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato due telefoni cellulari in una cella. Entrambi avevano la sim card inserita e quindi erano perfettamente funzionanti e ora sono in corso accertamenti sulle chiamate che sono state eventualmente fatte o ricevute dai detenuti. Uno dei quali è recidivo. «Il rinvenimento è avvenuto – spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe - grazie all'attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Trento».
Capece ricorda anche come «sulla questione relativa all'utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la polizia penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo». Sulla ricostruzione dell’accaduto, così Capece: «Il detenuto (quello che aveva nascosto il telefono nelle sue parti intime) durante le operazioni, vistosi scoperto, ha opposto resistenza e ha provocato ad un poliziotto un vistoso ematoma sulla schiena. Nella serata, poi, sempre nella stessa cella è stato trovato un altro telefono cellulare completo di sim card, all'altro detenuto».
Plauso agli agenti arriva anche da Andrea Mazzarese che guida in sindacato del Sinappe. Un plauso anche perché sono stati trovati dei cellulari che possono essere nascosti nel palmo di una mano e quindi è solo grazie ai controlli scrupolosi che i telefoni sono stati trovati. Mazzarese ricorda anche che all’interno del carcere è assolutamente vietato portati i cellulari. Un divieto che non tocca sono i detenuti, ma anche i civili che entrano a Spini e anche gli stessi agenti della polizia penitenziaria. Per chi è ristretto c’è la possibilità di usare un telefono pubblico: si ha diritto ad una chiamata settimanale della durata di massimo dieci minuti. Telefonata che però deve essere autorizzata da chi di competenza. Al di fuori di queste previsioni sono concesse solo chiamate legate però a situazione chiaramente di emergenza.