Trony, colpo grosso Rubati sei scatoloni pieni di smartphone
Il mezzo stava rifornendo il punto vendita al Bren Center Spariti preziosi cellulari per un valore di circa 40mila euro
TRENTO. Razzia di telefonini, ieri mattina, al Trony Elettrocasa del Bren Center, in via Trener. I malviventi se ne sono andati con decine di apparecchi per un valore complessivo che si aggira attorno ai 40mila euro e lo hanno fatto in un modo singolare. I ladri, infatti, hanno arraffato sei scatoloni pieni di preziosi cellulari che un furgone dell’azienda aveva appena prelevato dal magazzino di via Innsbruck e stava consegnando al punto vendita. Apparecchi di ultima generazione, che hanno preso il volo in pochi minuti. «È chiaro che i ladri hanno seguito il nostro mezzo – spiega comprensibilmente sconsolato Rinaldo Detassis, storico fondatore di Elettrocasa e ora presidente – e poi, quando questo è stato parcheggiato all’entrata del negozio, hanno atteso che l’addetto iniziasse a scaricarlo». Il dipendente di Trony ha preso la prima scatola di telefonini ed è entrato nel punto vendita. Ha lasciato il mezzo incustodito per pochissimi minuti e certo non poteva immaginare che a quell’ora - erano circa le 10.30 - attorno al centro commerciale fossero appostati i malviventi. È probabile che uno di questi abbia fatto da palo e abbia controllato a distanza i movimenti del dipendente, pronto a dare l’allarme nel momento in cui fosse tornato. Nel frattempo, i complici hanno aperto il furgone - il portellone era stato chiuso - e si sono impadroniti di sei scatoloni, tutto sommato leggeri ma molto preziosi, li hanno caricati su un loro mezzo e poi se la sono dati a gambe. Più che di una disattenzione da parte del personale, insomma, si può parlare di un colpo studiato nei minimi particolari dai malviventi. Qualche istante più tardi, la terribile scoperta: i prodotti che di lì a poco sarebbero stati sistemati sugli espositori e venduti non c’erano più. Ai responsabili del negozio non è rimasto altro da fare che prendere atto di quanto accaduto e poco dopo Detassis ha provveduto a denunciare il furto ai carabinieri. «Abbiamo i codici dei telefonini e provvederemo a bloccarli tutti – spiega – ma temo proprio che non li vedremo più».
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