Tres, abbattute 25 baite abusive

Partito l'ordine del sindaco: altre dieci da demolire entro il mese


Giacomo Eccher


TRES. Venticinque tra baite, tettoie e roulotte abusive già demolite o trainate a valle, e un'altra decina lo sarà entro fine mese: questo l'esito dell'operazione di "bonifica" urbanistica decisa dal Comune di Tres dopo l'esposto del gruppo di minoranza che un anno fa aveva segnalato una serie di abusi, presunti o reali, nel territorio comunale. Così è partita l'istruttoria.

Con la Forestale è stato battuto palmo a palmo il territorio, boschi e montagna compresi, per verificare le situazioni non autorizzate, ed è di conseguenza partita l'ingiunzione del sindaco ai proprietari di procedere direttamente all'abbattimento dei manufatti abusivi e alla riduzione in pristino dei luoghi. Il termine scade a fine novembre, ma molti proprietari hanno già provveduto all'abbattimento "intasando" il Crm di Taio per lo smaltimento dei materiali da buttare: a malincuore e non senza aver provato sorpresa (ma anche tanta rabbia) per un'iniziativa che in zona non ha precedenti ed affonda le radici nei veleni della campagna elettorale di maggio 2010.

«Ho preso atto della segnalazione della minoranza ed ho dato corso come era mio dovere alla procedura prevista. Poiché Tres non ha un proprio ufficio tecnico, abbiamo incaricato uno studio esterno (il geometra Pangrazzi, di Cles) di fare le verifiche in tandem con la Forestale. Ma per le baite in Predaia, pure finite nella demolizione, il Comune di Tres (e quindi la minoranza...) non c'entra: un'iniziativa autonoma della Forestale che periodicamente fa questi rilievi e segnala gli abusi», dice il sindaco Alberto Corazzolla.


L'ordinanza, notificata singolarmente ad ogni proprietario, ha coinvolto baite di legno esistenti da anni, tettoie di fortuna, ripari usati in estate per feste all'aperto (addii al celibato, pic nic nel bosco). Tra le zone prese di mira c'è la località Fiògn, foresta molto frequentata al limitare del centro abitato in cui si alternano abetaie e praterie tra il bosco del Plaz (dove una volta c'era anche il campo da calcio) e il tratto iniziale dei rio Panarotta che scende verso Mollaro.

Al monitoraggio, su richiesta del sindaco, ha collaborato la Forestale di Coredo che ha poi ha "continuato" il lavoro anche sulla Predaia verso i rifugi Sores e Todesc'i, allargando il monitoraggio a tutto l'altipiano. Qui in quota di casette regolarmente autorizzate (solo in catasto di Tres) ce ne sono oltre venti, la maggior parte (tranne due) sono anche allacciate alla rete fognaria e all'acquedotto.













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