Trento vuole cani da pattuglia contro la criminalità, via al progetto
Partito l'iter per la creazione di un'unità operativa cinofila (nella foto un cane della Guardia di finanza)
TRENTO. È iniziato il complesso iter per creare anche a Trento - come in altre città italiane e del mondo - un'unità operativa cinofila. L'idea, promossa dal centrodestra e ora avviata dal Comune con il neo sindaco, Franco Ianeselli, è quella di formare dei cani da pattuglia che - anche di sera - possano affiancare gli agenti con una presenza costante sul territorio.
Sono due i passaggi importanti il progetto ufficiale collegato ad un bando della presidenza del Consiglio dei ministri ed il percorso formativo degli agenti. Se il progetto - che si chiamerà «Un cane poliziotto per amico» - sarà approvato si potrà partire già nel prossimo anno.
Il progetto - che avrà per titolo “Un cane poliziotto per amico” - sarà volto anche al rafforzamento delle iniziative di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlate mediante l’impiego di unità cinofile antidroga nei posti di controllo di polizia stradale, al fine di intercettare i soggetti che alla guida di veicoli detengono o hanno detenuto sostanze stupefacenti.
L'olfatto del cane può essere uno degli elementi utili a motivare ulteriori accertamenti sulle cose o sulle persone che in quel momento sono soggette al controllo dei documenti di circolazione. Ciò consentirebbe di sottoporre i conducenti dei veicoli agli accertamenti qualitativi non invasivi e alle prove attraverso apparecchi portatili omologati e - nel caso di esito positivo - agli accertamenti clinico-tossicologici previsti dall’art. 187 del Codice della Strada.
Le unità cinofile saranno inoltre impiegate per svolgere attività formativa dei giovani nelle scuole al fine di sensibilizzarli sui rischi conseguenti all’assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche.