Trento: soldi pubblici a funivie e società, indaga la Corte dei Conti
La Procura vuol verificare tutti i finanziamenti provinciali a impianti di risalita e società partecipate. Dellai: "Normale attività di controllo"
TRENTO. Faro puntato sui finanziamenti alle funivie trentine. Lo ha annunciato il Procuratore regionale della Corte dei Conti Salvatore Pilato durante la cerimonia per l'apertura dell'anno giudiziario a palazzo Geremia. Pilato e il presidente della sezione giurisdizionale Ignazio Del Castillo hanno fatto il punto sull'attività della magistratura contabile.
Funivie. Pilato nella relazione ha spiegato che la Procura regionale ha iniziato a controllare le società funiviarie: «Stiamo iniziando a fissare i termini per la resa di conto nei confronti degli agenti consegnatari delle quote e delle partecipazioni azionarie pubbliche nelle società di gestione dei servizi di funivia». Poi a voce, il procuratore ha aggiunto: «Il controllo avrà per oggetto gli ingenti finanziamenti provinciali agli impianti di risalita, oltre ai bilanci delle società che hanno partecipazione pubblica».
Frodi comunitarie. La Corte dei Conti nel 2010 è anche diventata competente per le frodi comunitarie. Quindi la Procura ha aperto una serie di inchieste sulle truffe per percepire indebitamente finanziamenti dell'Unione europea. Il procuratore Pilato ha citato alcuni casi concreti di truffe emerse nel corso dell'attività d'inchiesta. La Procura ha scoperto il caso di un imprenditore che ha percepito 100 mila euro per avviare un'attività agrituristica in realtà aveva usato per tutt'altro il contributo europeo. A questo genere di truffe, si aggiunge quelle sui corsi di formazione finanziati dal Fondo sociale europeo.
L'ospedale mai nato. Altro filone delle inchieste contabili è quello riguardante gli aiuti umanitari. Un caso clamoroso è stato quello del finanziamento da 250 mila euro elargito dalla Regione per la costruzione di un ospedale in Georgia. Secondo la Procura, l'ospedale non sarebbe mai stato realizzato, anche se i soldi sono stati versati dalla Regione. Per questa vicenda, il destinatario dei fondi, Manfred Girtler è a giudizio davanti alla Corte dei Conti, dopo essere stato archiviato in sede penale. Adesso, però, Pilato spiega che l'inchiesta sarà allargata: «Sono in corso verifiche per accertare la responsabilità di politici e funzionari della Regione».
Consulenze. La Procura, come ormai da anni, punta molta attenzione sulle consulenze e gli incarichi affidati dalle pubbliche amministrazioni all'esterno. Nella relazione si criticano i controlli interni alle amministrazioni che non hanno mai segnalato abusi dello strumento delle consulenze esterne.
Spesa sanitaria. La Procura ha anche avviato una serie di verifiche sulla spesa sanitaria e sulla spesa farmaceutica. Tra i procedimenti avviati c'è quello per la consulenza informatica della dottoressa Rosa Heinrich, costata alcune centinaia di migliaia di euro per tre anni. I controlli sulla spesa farmaceutica, invece, non hanno rilevato irregolarità.
Società partecipate. Tra i nuovi filoni di indagine aperti nel corso del 2010 dalla Procura della Corte dei Conti, c'è quello sulle società partecipate dagli enti pubblici. La giurisprudenza ormai è costante nel considerare le società partecipate alla stessa stregua degli enti pubblici. Nella sua relazione, Pilato ha spiegato che già importanti società come Patrimonio del Trentino, Tecnofin e Trentino Sviluppo hanno già trasmesso il loro bilancio per il controllo da parte della Procura.
Appalti. Altro capitolo importante tra le inchieste della Procura della Corte dei Conti è quello riguardante gli appalti pubblici. Il Procuratore è chiaro: «L'episodica emergenza di fenomeni di inquinamento della libertà degli incanti, contraddistinti da mimetizzazione e scarsa visibilità documentale, ha determinato il rafforzamento delle tecniche di contrasto». In particolare, c'è un'inchiesta per il danno da ritardo provocato dal tentato inquinamento della gara per la costruzione della galleria idraulica dell'Air di Mezzolombardo emerso nell'inchiesta Giano bifronte.
Dellai: normale attività di controllo. "Si rischia di fare confusione tra iniziative della Procura della Corte dei Conti, che può aprire delle indagini se ravvisa la necessità di farle, e non siamo in questa fattispecie, e invece l'iniziativa che la sezione di controllo della Corte dei Conti mette in campo ogni anno quando fa la sua relazione sulla gestione della pubblica amministrazione". Lo ha detto Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, circa le annunciate iniziative della Corte dei Conti di Trento sull'attività di alcune società controllate dall'ente autonomo.
"La relazione della sezione di controllo della Corte dei Conti - ha aggiunto Dellai - ha messo in evidenza una serie di sue perplessità su alcuni punti di attività delle nostre società alle quale noi abbiamo già risposto con dovizia di particolari in gennaio e febbraio. Questa relazione della sezione di controllo è stata trasmessa alla Procura della corte dei Conti e adesso se riterrà di avere ulteriori informazioni e documenti ce li chiederà e noi li forniremo".
"Le relazioni del procuratore e del presidente della sezione Corte dei Conti di Trento sul comportamento complessivo della pubblica amministrazione in Trentino-Alto Adige hanno messo in evidenzia, per loro dichiarazione esplicita, una sostanziale qualità e correttezza nei comportamenti degli operatori pubblici", ha detto Dellai, aggiungendo "penso che molti colleghi di altre Regioni sicuramente sarebbero ben felici di poter dire queste cose". Dellai ha parlato della possibilità "di potersi confrontare molto serenamente anche con aspetti necessari di approfondimento e di chiarimento su singoli punti. La Corte dei Conti - ha aggiunto - esiste appunto per questo. Ma mi pare non sfugga un giudizio complessivo di sintesi che è sicuramente positivo, a merito non tanto ovviamente di chi pro tempore è al governo ma a merito di una cultura amministrativa che da sempre fonda sul rigore e sulla correttezza i propri riferimenti centrali".
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