Trento, ragazzo rapinato e picchiato a Maso Smalz: fermati i due aggressori
Arrestato dai carabinieri in via Pozzo anche un diciannovenne condannato per rissa e lesioni personali
TRENTO. Tre persone arrestate nel giro di due giorni: è il risultato ottenuto dai carabinieri nel corso dell’ultimo fine settimana di controlli, nell’ambito del rafforzamento dei servizi di contrasto alla cosiddetta “criminalità da strada” attuato dai militari di Trento immediatamente all’indomani degli episodi verificatisi in città a partire dallo scorso mese di agosto, anche sulla scorta delle determinazioni assunte in sede di coordinamento dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nel primo pomeriggio di sabato, infatti, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Trento, durante un controllo effettuato in via Pozzo, si sono imbattuti in un cittadino tunisino pregiudicato di 19 anni: dopo averlo identificato tramite la banca dati in uso alle Forze di Polizia, è emerso che sullo stesso era pendente un ordine di carcerazione per non aver rispettato, nell’ultimo periodo, la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Gardolo cui era sottoposto dopo che era stato, a suo tempo, già arrestato per i reati di rissa e lesioni personali. L’uomo, infatti, era risultato coinvolto – appunto - in una rissa verificatasi sempre in via Pozzo lo scorso 16 maggio assieme ad altri cittadini tunisini e marocchini. Per l’arrestato si sono così aperte le porte del carcere di Spini di Gardolo, in attesa della celebrazione del processo.
Nella serata di domenica, invece, sempre i militari della Sezione Radiomobile di Trento hanno arrestato due cittadini marocchini resisi responsabili di una rapina. I due, infatti, in località maso Smalz, nei pressi dello skatepark, si sono avvicinati ad un ragazzo pakistano seduto su di una panchina intento ad ascoltare della musica: dopo averlo minacciato, gli hanno sottratto la cassa audio bluetooth che aveva con sé. Al tentativo di reazione della vittima, i rapinatori sono passati “dalle parole ai fatti”, bloccandolo e picchiandolo, per sottrargli anche il cellulare ed il portafogli: solo il rapido intervento della pattuglia, contattata tramite il numero “112” da un passante, ha permesso di interrompere l’azione delittuosa e di bloccare gli aggressori. I due soggetti sono stati quindi accompagnati presso la caserma Carabinieri di via Barbacovi ove hanno trascorso la notte presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima che si terrà questa mattina.
Per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a quando la loro colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile.