Trento

Trento, parcheggi: il pulsante giallo per non pagare più del dovuto

Al confine tra le “zone” con diverse tariffe, i totem sono impostati su quella più alta anche se si sosta sul lato meno caro. Attenzione al sabato pomeriggio



TRENTO. Quello del pagamento del ticket del parcheggio è ormai diventato un comportamento abitudinario, distratto e veloce. Si presta attenzione solo alla moneta necessaria per arrivare all'orario di fine sosta e poi via. Invece è meglio leggere attentamente tutto quanto è scritto sulla colonnina blu, prima di inserire il denaro. Succede che nei totem posizionati sulle strade di confine, tra aree di colore diverso e quindi anche di diverso costo, siano tarati sull'importo più alto e che ci sia la possibilità di pagare meno solo seguendo un percorso peraltro indicato in maniera anonima nell'ambito delle norme di utilizzo, ma che di fatto nessuno legge complice l'automatismo del gesto.

Un esempio. Ci troviamo all'incrocio tra Lung'Adige Leopardi (zona gialla a 0,60 euro all'ora) e via Antonio da Trento (zona blu a 1 euro l'ora) ed è su quest'ultima cifra che automaticamente verrà conteggiato il costo del parcheggio. Ma dal momento che ci troviamo su un incrocio, l'utilizzo può essere anche da parte di chi ha parcheggiato in Lung'Adige Leopardi e dovrebbe pagare 40 centesimi in meno. In questo caso seguendo l'indicazione si deve premere un tasto giallo posizionato più in basso a sinistra mediante il quale è possibile pagare il giusto. Ma quante persone sono a conoscenza dei perimetri delle diverse aree di pagamento? E quante leggono tutto ciò che è riportato sul totem, prima di pagare secondo abitudine?

Attenzione, perché non si tratta di un caso isolato, ma che si ripete in tutte le situazioni di confine tra aree di diversi colori. Sarebbe stato sufficiente posizionare le colonnine in maniera diversa, per evitare tutti gli equivoci, oppure non tarare automaticamente la colonnina sul costo più alto.

Ma questa non è l'unica situazione non trasparente delle modalità di pagamento dei parcheggi. Infatti i totem blu incassano a ciclo continuo, anche quando la sosta è gratuita. In caso di errore, non è possibile recuperare le monete, ma si ottiene un “beffardo” ticket che certifica il pagamento dal primo orario utile. Per esempio se il sabato pomeriggio o la domenica, quando il parcheggio è gratuito, erroneamente si paga, la ricevuta parte dalla mattina del lunedì. È vero che tra le norme d'uso è scritto anche questo, però sarebbe stato più semplice programmare un blocco automatico per non incassare.(d.p.)













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